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Addio Enzo, non ce l’ha fatta il falco pellegrino figlio di Giò e Giulia 

Trovato nei giorni scorsi ferito sulla Paullese a Pantigliate, nell’hinterland milanese, era stato rapidamente soccorso e ricoverato al Cras di Vanzago. Ma le lesioni riportate si sono dimostrate troppo gravi.

di Alessio Pagani

Enzo non ce l’ha fatta. Il falco pellegrino, uno dei figli di Giò e Giulia, la coppia che da anni nidifica sul Pirellone di Milano, si è spento nelle scorse ore al Centro di recupero animali selvatici di Vanzago. Lì era stata ricoverato in condizioni critiche nei giorni scorsi, dopo il suo ritrovamento lungo la strada provinciale Paullese all’altezza di Pantigliate dopo la segnalazione di alcuni passanti che l’avevano visto in difficoltà. Faticava a muoversi e, avendolo visto a terra, le persone hanno lanciato l’allarme.  

Così si era messa in moto la macchina dei soccorsi e in tanti avevano sperato in un mezzo miracolo. Speranze che però si sono scontrate con la gravità delle sue lesioni. Lo ha spiegato, nel dare l’annuncio, proprio il veterinario del Cras, Stefano Raimondi. «Troppo compromessa la situazione clinica con un danno neurologico e paralisi completa delle zampe per poterlo recuperare», ha comunicato ufficialmente sulla pagina Facebook “Giò&Giulia Falchi Pellegrini a Milano”, che da anni segue con attenzione questi rapaci. «Il personale del Cras di Vanzago ci ha comunque provato con la consueta professionalità e dedizione, ma a niente è valso l’impegno».  

Resta l’affetto e oggi la tristezza delle tante persone che avevano visto nascere e crescere questo falco pellegrino. Enzo, che deve il suo nome a Jannacci, era uno dei due pulli maschi della nidiata del 2022 di Giò e Giulia, e in tanti, attraverso le webcam posizionate nei pressi del nido, lo avevano seguito fin dalla schiusa del suo uovo. Crescendo aveva poi lasciato il palazzo sede di Regione Lombardia e si era spostato, continuando a gravitare nell’hinterland di Milano. Fino al violento impatto dei giorni scorsi che, nonostante le cure, gli è costato la vita.  

(Foto d’apertura: Facebook/ENPA Milano)

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