Skip to Content
image description

8 marzo, una giornata femminile e naturale

Viaggio tra le protagoniste che nelle Oasi WWF dedicano la loro vita alla natura: Sefora, Silvana e Demetra. Fiori all’occhiello di un’organizzazione guidata a livello internazionale e italiano da due protagoniste della conservazione.

di Alessio Pagani

L’8 marzo del WWF è dedicato alle donne impegnate nella conservazione. Senza dimenticare che, da quest’anno, al termine del mandato di Marco Lambertini, il WWF Internazionale ha scelto l’olandese Kirsten Schuijt come nuova Direttrice Generale, mentre in Italia la numero uno dell’organizzazione è Alessandra Prampolini. Ma il rosa non è solo ai vertici. Lo dimostrano le storie di Sefora, Demetra e Silvana, impegnate ogni giorno nella tutela di preziosi angoli di natura come le Oasi delle Gole del Sagittario in Abruzzo, Grotte del Bussento in Campania e delle Saline di Trapani, in Sicilia.  

Sefora Inzaghi, la donna degli orsi

Abruzzese, attivista da sempre, mamma di Luna e Nico, Sefora oggi è Direttrice dell’Oasi WWF Gole del Sagittario (AQ). Laureata in Scienze Ambientali, la sua storia come attivista ha inizio tanti anni fa, per contrastare la realizzazione, da parte di una nota multinazionale dell’energia, di un grande impianto di incenerimento nella piana agricola del Fucino. «Nel 2011 ho incontrato il WWF, e da allora non l’ho più lasciato», racconta. «Prima socia e attivista del Panda, poi collaboratrice. Oggi sono proprio i lupi e soprattutto gli orsi che “monopolizzano” il mio impegno per la natura. La nostra infatti è l’unica Oasi WWF che vanta tra le proprie presenze faunistiche anche l’orso bruno marsicano, specie endemica dell’appennino centrale e considerata ormai a rischio di estinzione».  

Silvana Piacentino, dalle Saline con amore

Silvana Piacentino è la direttrice della Riserva e Oasi WWF delle Saline di Trapani e Paceco, istituita nel 1995 dalla Regione Sicilia, e oggi anche area umida tutelata ai sensi della Convenzione di Ramsar. 1.000 ettari, ospita 470 specie di piante e 270 di uccelli tra svernanti e nidificanti. «Sono nata qui, a Nubia, frazione del Comune di Paceco», spiega Silvana. «Qui ci sono cresciuta e poi ho cominciato a lavorarci che avevo solo 21 anni. Non è stato semplice: 26 anni fa l’essere una donna, giovane e per di più del luogo, che si batteva per salvare un pezzo di natura era difficile da comprendere. Ma mi considero fortunata, perché lavoro in quello che per me è il luogo del cuore. Qui ci sono tra i tramonti più belli che si possano ammirare, e ancora oggi mi emoziono di fronte allo spettacolo del volo dei fenicotteri».  

Demetra e l’Oasi delle donne

A Morigerati, in provincia di Salerno, nel Cilento interno e selvaggio c’è l’Oasi WWF delle Grotte del Bussento, gestita da una società. Siamo in pieno Parco Nazionale del Cilento. «La nostra», rivendica Demetra Barra, «è l’unica Oasi gestita interamente da donne, oltre a me ci sono Caterina Arenare e Felicia Barra. Il sentiero principale è chiamato il sentiero delle donne perché collega il fiume, dove le donne anticamente scendevano a fare il bucato e a macinare il grano, con il paese di Morigerati. Nel sentiero ci sono alcune postazioni, per noi morigeratesi, significative: “lu mbusaturu” cioè il posatoio, dove le donne si fermavano per riposare e poggiare il pesante fardello dei pesi che trasportavano sulla testa, dalla cesta con la biancheria al sacco di farina, al fascio di legna e “Petra pizzuta”, la roccia appuntita dove iniziava la discesa più ripida. A tutti i visitatori raccontiamo questa storia, che svela l’antico legame del paese con il suo fiume, alimentato da una sorgente perenne che ha una portata di circa 150 litri al secondo».   

(Foto d’apertura: WWF)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati