23 gatti pelle e ossa salvati in una casa fatiscente: la scena da incubo affrontata dai volontari
Dopo lo sfratto dell’inquilino di un’abitazione nella Contea di Westchester, nello stato di New York, i volontari della SPCA hanno fatto irruzione nella casa scoprendo uno scenario drammatico. Al suo interno, rimasti senza cibo né acqua, si trovavano 23 gatti abbandonati che, in preda a fame e sete, avevano iniziato a mangiare le pareti di legno nel tentativo di sopravvivere
di Lorenzo Sangermano
I soccorritori della SPCA della Contea di Westchester hanno dovuto affrontare una scena da incubo durante il salvataggio di 23 gattini. Gli esemplari, di cui alcuni ancora cuccioli, sono stati recuperati da un appartamento in condizioni disperate, dopo che il proprietario era stato sfrattato e li aveva abbandonati senza cibo né acqua per settimane.
Il dramma ha avuto inizio quando i volontari della SPCA, allertati dalle condizioni precarie dell’abitazione, hanno fatto irruzione nell’appartamento. Ciò che si sono trovati davanti è stata una scena di desolazione e sofferenza: gatti scheletrici, disidratati e in condizioni igieniche molto gravi. “Erano pelle e ossa”, ha dichiarato Ernest Lungaro, portavoce della SPCA di Westchester, descrivendo lo stato degli animali al momento del ritrovamento. “Molti di loro erano in condizioni critiche, al limite della sopravvivenza”.
La situazione era così grave che due un cucciolo, disperato per la sete, era finito nel water nel tentativo di trovare un po’ d’acqua. L’appartamento, già noto all’associazione per un precedente caso di accumulo di animali, si era trasformato in una trappola mortale.
Lo scorso febbraio, infatti, la SPCA aveva già salvato oltre 40 gatti dallo stesso edificio, abitato al tempo da un’anziana donna in procinto di essere sfrattata. Nonostante l’inquilina fosse stata trasferita, la gestione dell’edificio non aveva informato l’associazione che l’appartamento era stato liberato. I gatti rimasti, abbandonati senza alcuna cura, si sono così riprodotti, aggravando senza saperlo le proprie condizioni di vita.
“L’aria era irrespirabile”, ha raccontato Lungaro. “I gatti avevano creato dei buchi nelle pareti per spostarsi all’interno dell’edificio, alcuni erano finiti persino nel seminterrato”. L’ambiente era saturo di urina e feci, che aumentavano il rischio di infezioni respiratorie, auricolari e oculari. I gatti, disperati per la fame, avevano iniziato a ingerire qualsiasi cosa trovassero, compresi pezzi di legno, scaglie di vernice e rifiuti.
L’intervento tempestivo dei soccorritori ha permesso di trasferire i 23 gatti nella struttura della SPCA di Westchester, dove adesso stanno ricevendo tutte le cure necessarie. Gli esemplari sono ora sottoposti a un trattamento a base di antibiotici e fluidoterapia endovenosa per stabilizzare le loro condizioni fisiche e mantenerli in vita.
“Non possiamo farcela da soli”, ha dichiarato Shannon Laukhuf, CEO della SPCA di Westchester, in una lettera ai sostenitori. “Abbiamo bisogno del vostro aiuto per garantire a ognuno di questi gatti una possibilità di combattere”. L’obiettivo dell’associazione è ora quello di riportare in salute questi animali e trovare loro una casa che possa accoglierli.
Molti residenti del posto non hanno nascosto il loro sgomento per la crudeltà subita dai felini e hanno contribuito offrendo supporto, sia attraverso donazioni sia rendendosi disponibili come volontari. La SPCA ha sottolineato l’importanza di segnalare situazioni simili di degrado estremo e di accumulo, senza perdere un solo minuto. “Abbiamo una linea telefonica attiva 24 ore su 24”, ha ricordato Lungaro. “Anche se avete solo un sospetto, chiamateci. Possiamo intervenire tempestivamente e prevenire tragedie come questa”.
Foto: Facebook / SPCA Westchester
Copyright © 2025 – Tutti i diritti riservati