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Taglia da 5mila dollari contro il killer delle foche 

Decisione storica degli Stati Uniti, che hanno offerto la ricompensa a chiunque possa aiutare a individuare l’assassino dell’animale.

di Alessio Pagani

Ha ucciso una foca monaca hawaiana e ora le autorità sono sulle sue tracce. Per agevolarne l’identificazione, però, è stata messa a punto anche una taglia da 5 mila dollari. Procedura usuale, negli Stati Uniti, per i casi di cronaca nera, ma non così frequente se la vittima è un animale. Invece questa volta si farà di tutto per inchiodare il responsabile. La ricompensa è stata offerta a chiunque sia in grado di fornire informazioni sull’assassino di una foca monaca hawaiana, animale in pericolo di estinzione, trovata morta a Oahu nelle scorse settimane.   

La foca femmina conosciuta come Malama è stata rinvenuta priva di vita nella zona di Ohikilolo, «una località tra il Keaau Beach Park e la Makua Valley», ha fatto sapere la National Oceanic and Atmospheric Administration con un comunicato stampa. Un’indagine post-mortem ha stabilito che la causa del decesso è un «trauma da corpo contundente». Così gli esperti nazionali di radiologia dei mammiferi marini e di medicina legale hanno concluso che «l’animale è stato ucciso intenzionalmente», si legge sempre nel comunicato.

L’anno scorso Malama era stata curata per malnutrizione presso l’ospedale per foche monache hawaiane del Marine Mammal Center sulla Big Island, ed era poi stata rilasciata a gennaio. Monitorata costantemente, era tornata in ottime condizioni di salute e senza alcun problema comportamentale. Ecco perché risulta ancora più assurdo quanto accaduto.  

La foca monaca hawaiana, poi, è una delle specie di foche più minacciate al mondo: in natura si contano appena 1.570 esemplari e ben 1.200 di loro vivono nelle remote isole Hawaii nord-occidentali, una serie di atolli in gran parte non abitati dall’uomo. Altre 400, invece, si trovano nelle principali isole Hawaii, dove ci sono Honolulu e altre città. E le autorità fanno il possibile per proteggere questi animali così a rischio.

(Foto d’apertura: Marilyn Dunlap – NOAA Fisheries Permit #24359)

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