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Sardegna, il fiuto dei cani protegge l’isola dalla peste suina 

Nei porti sardi si intensificano i controlli sui prodotti importati a base di carne di maiale per mitigare il rischio di nuovi focolai. E in azione ci sono proprio questi quattrozampe specializzati.

di Alessio Pagani

Il fiuto dei cani per individuare l’eventuale presenza di carni contaminate dalla peste suina africana. È l’arma messa in campo dalla Asl di Sassari per controllare i mezzi che sbarcano nei porti del nord della Sardegna. Le verifiche puntano a cercare di prevenire e contrastare il rischio di introdurre nell’Isola il genotipo 2 della peste suina che sta circolando in Italia e in Europa.  

I veterinari della Asl, con l’aiuto dei quattrozampe, effettuano così uno screening sulle merci in arrivo in Sardegna alla ricerca del virus con l’auspicio che non riesca a infiltrarsi sull’isola. «Il protocollo utilizzato per l’addestramento dei cani molecolari, volto a segnalare la presenza di carne suina o cinghiali o prodotti loro derivati, sfrutta l’eccezionale proprietà olfattiva di questi animali grazie alla particolare conformazione anatomica dei cani che, addestrati con una metodologia standardizzata, riescono a discernere le diverse sostanze volatili metaboliche», ha spiegato la veterinaria della Asl di Sassari, Bastianina Mossa, responsabile scientifico del progetto AsfDog.

«L’esperienza nasce durante la pandemia da covid 19 durante la quale i cani sono stati addestrati a segnalare le persone positive al coranavirus». Da qui l’idea di preparare i cani anche in questa nuova direzione, puntando ancora una volta sul loro fiuto eccezionale.

«I controlli a random vengono svolti per il momento nei principali porti della Sardegna, ma il piano verrà presto esteso agli aeroporti», precisa Francesco Sgarangella, coordinatore progetto AsfDog e direttore del dipartimento di Prevenzione, area veterinaria, della Asl di Sassari.
Del resto, attualmente, in Sardegna non si registrano casi di peste suina. Il genotipo 1 della malattia, infatti, è stato eradicato solo pochi mesi fa. Per questo l’attività andrà avanti per tutto il 2024 e sarà intensificata nei mesi estivi. 

(Foto d’apertura: Facebook/ASL Sassari)

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