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Tutto il Messico piange Frida, la cagnolona da soccorso simbolo dell’America Latina 

La labrador della Marina militare che aveva collaborato come nessun altro ai soccorsi dopo il terribile terremoto del 2017 se ne è andata a 13 anni. Era «il simbolo della speranza nei momenti più difficili».

di Alessio Pagani

«Hasta siempre, Frida!». Così il Messico e tutta l’America Latina salutano la labrador retriever da ricerca e salvataggio della Marina messicana celebrata per le sue abilità. Diventata simbolo delle attività di soccorso dopo il terremoto che colpì Città del Messico nel 2017, è morta all’età di 13 anni. Frida durante la sua carriera ha salvato decine di persone e nel suo Paese era una sorta di eroina nazionale a quattro zampe. La labrador era andata in pensione tre anni fa, ma la sua fama non si è mai spenta: è sempre stata così popolare che in diverse città sono apparsi dei murales in suo onore. La Marina ha voluto ricordarla e renderle onore per la «sua indipendenza, concentrazione, temperamento equilibrato, impavidità, curiosità», nonché per la sua «empatia verso le persone». Frida, ha sottolineato il capo della Marina messicana, José Rafael Ojeda, «ha dato speranza a migliaia di famiglie messicane nei momenti più terribili».

Congedata nel 2019, all’età di 10 anni, era diventa inconfondibile con la sua maschera protettiva, simile a quelle usate dagli sciatori, necessaria a proteggerle gli occhi dalla polvere, e con le sue scarpette blu che riparavano le zampe dai detriti. Così è stata immortalata su un francobollo, su un murale del quartiere Roma della capitale; così è ritratta nella statua che la municipalità di Puebla le ha dedicato. Perché è così che Frida “lavorava”: fiutando, spesso al limite delle proprie possibilità, ogni più flebile speranza di vita. E riuscendo spesso a strappare alla morte sopravvissuti impossibili da individuare, se non grazie al suo olfatto. Frida, che deve il nome alla grande pittrice Frida Kahlo, aveva partecipato a molte missioni di soccorso in America Latina. Dal Messico era stata chiamata infatti a prestare aiuto anche ad Haiti, distrutta dal terremoto del 2010, in Guatemala nel 2012 per i soccorsi di una frana e in Ecuador nel 2016. E dopo il terremoto di magnitudo 7.1 che colpì Città del Messico nel 2017, il compito di Frida fu quello di cercare sopravvissuti fra le macerie della scuola elementare Rebsamen, dove rimasero uccisi 19 bambini e 7 adulti.

Grazie alle sue capacità ha salvato, nelle varie operazioni cui ha preso parte, almeno 12 persone rimaste sotto gli edifici crollati e contribuito a trovare altri 40 corpi per i quali non c’era più nulla da fare, ma che almeno è stato possibile restituire ai propri cari. Per questo il Messico la amava. Come ama Israel Arauz Salinas, istruttore cinofilo della Marina messicana e suo compagno umano. Insieme hanno passato tutta la vita e insieme sono rimasti fino alla fine.  

(Foto d’apertura: @klycmagazine.mx)

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