Skip to Content
image description

Per JJ4 c’è forse un futuro in Romania  

La LAV e l’OIPA progettano di portare l’orsa in un rifugio per plantigradi. Un santuario di 70 ettari dove l’animale potrebbe vivere quasi in libertà.

di Alessio Pagani

Potrebbe esserci un futuro in Romania per l’orsa JJ4. La femmina, rinchiusa al Casteller dopo l’aggressione mortale al runner Andrea Papi, potrebbe, infatti, riguadagnare la libertà. Non nei boschi italiani, ma in un santuario speciale a misura di plantigrado: il Santuario Liberarty Bear Sanctuary Zarnesti, in Romania, gestito dall’associazione Millions of Friends, membro di OIPA International. Proprio da OIPA è arrivata questa proposta, ora avallata anche dalla LAV.   

Gli esperti dell’associazione animalista, infatti, hanno effettuato un sopralluogo nel centro, confermando la fattibilità della proposta. «Lì vivono in sicurezza e semi libertà diversi orsi, in circa 70 ettari, quasi 10 volte il Casteller. Non uccidere l’esemplare è davvero possibile e la Provincia di Trento non può che accogliere questo progetto».

Il rifugio in Romania, spiega la Lav, è il «santuario per orsi bruni più grande al mondo che può garantire, grazie alla sua grande e pluriennale esperienza e alla preparazione del personale addetto, il massimo rispetto possibile della vita e delle necessità etologiche degli animali ospitati».    

L’OIPA, del resto, già dal 12 maggio aveva informato il Ministero dell’Ambiente sulla praticabilità di questa soluzione. E ora il piano d’azione sarà formalizzato con ulteriori dettagli entro il 27 giugno, data fissata dal Tar di Trento, alla Provincia autonoma di Trento, al Ministero dell’Ambiente e allo stesso Tribunale regionale di giustizia amministrativa.   

Intanto si torna a parlare del trasferimento degli orsi – che la Provincia Autonoma di Trento ritiene essere in eccesso – verso nuove aree. In particolare, nel corso dell’ultimo tavolo di confronto al Ministero dell’Ambiente, che ha visto la presenza del ministro Gilberto Pichetto Fratin, del sottosegretario Claudio Barbaro e del governatore di Trento, Maurizio Fugatti, è emersa «la possibilità di attivare tutti i canali diplomatici necessari per richiedere la disponibilità ad ospitare gli orsi problematici in strutture straniere».  

(Foto d’apertura: IPA)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati