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Cani e gatti in aereo sempre accanto ai proprietari. Così le compagnie private diventano pet friendly

Dalla K9 Jets di Londra, operativa da pochi giorni e specializzata nel trasporto di padroni e animali, ai voli personalizzati delle realtà del settore charter, ecco come il settore si organizza. I prezzi però non sono per tutti: servono 9mila dollari per volare tra New York e l’Europa.

di Alessio Pagani

Volare con il proprio cane o gatto non è sempre facile. In linea generale, infatti, gli animali, se di piccole dimensioni, possono viaggiare in cabina all’interno di un apposito trasportino; vanno in stiva, invece, se superano un peso variabile da compagnia e compagnia. Ci sono però compagnie che non accettano animali a bordo. Ecco perché, prima di scegliere destinazione e mezzo, è sempre consigliato informarsi con largo anticipo. Questo, però, vale solo per i comuni mortali.     

Chi ha soldi da spendere, tanti soldi, può ricorrere infatti ai voli privati, pensati proprio per i proprietari di animali. In Italia, per esempio, è operativa Private jet charter con i suoi collegamenti pet-friendly. «In oltre 30 anni d’esperienza», spiegano, «abbiamo sempre accolto gli animali domestici sui nostri jet privati pet-friendly; sappiate, quindi, che i vostri amici con noi sono in ottime mani! Durante tutti questi anni, numerosi animali domestici quali cani, gatti, rapaci e rettili hanno viaggiato con noi. Un volo può essere un’esperienza traumatica per un animale, ma a differenza di quanto accade sui voli commerciali, sui nostri jet potrete rassicurare i vostri animali standogli accanto, infatti, nei nostri voli privati, gli animali domestici possono viaggiare nella stessa cabina del padrone anziché in stiva». Mistero, però, sul costo visto che ogni preventivo è strettamente personalizzato.     

È stata, invece, appena lanciata una compagnia pensata esclusivamente per i padroni di animali. E fin dal nome K9 Jets chiarisce quali sono i suoi passeggeri preferiti: proprio i cani. I suoi voli sono iniziati nei giorni scorsi, da Teterboro, lo scalo per jet privati alle porte di New York, diretto a Farnborough, a sud ovest di Londra. La società di charter basata a Birmingham in Gran Bretagna, è stata fondata dall’ex pilota Adam Golder in risposta al crescente desiderio proprietari di animali domestici di spostarsi con i propri animali al seguito.

L’obiettivo è risparmiare ai proprietari la fatica di destreggiarsi nelle complicate regole e spesso diverse da compagnia aerea all’altra ed evitare l’imbarco in stiva. Collocazione quest’ultima, temuta da molti, a causa degli sbalzi delle temperature, la scarsa ventilazione e potenziali problemi nelle operazioni di carico e scarico. Circa 200 animali, quasi tutti cani, sono morti in volo negli Stati Uniti solo nell’ultimo decennio (sette lo scorso anno) secondo le stime del Department of Transportation.    

Sui voli privati, invece, la cabina è sempre aperta. Anche se, come dicevamo, non si tratta di un’opzione particolarmente a buon mercato: il volo transatlantico costa 9mila dollari nei voli offerti finora tra New York e Londra o Parigi, ma K9 guarda anche alla West Coast e punta ad aprire in autunno un collegamento con Dubai. Sempre con cane e padrone affiancati. E sicuri.     

(Foto d’apertura: @k9jets_)

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