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Buona festa del papà! Con i più premurosi del mondo animale

Per celebrare tutti i padri vi raccontiamo le storie dei migliori in natura. Capaci di digiunare per settimane, affrontare temibili predatori e costruire nidi super sicuri. Tutto per i loro adorati cuccioli.

di Alessio Pagani

C’è chi non si cura nemmeno di loro. Anzi, non sa nemmeno quando e dove nascono. Se le attenzioni e l’affetto delle mamme nei confronti dei propri cuccioli sono date per scontate, nel mondo animale le cure dei padri non sono frequenti come si potrebbe pensare, soprattutto tra le specie più simili a noi. Non mancano però esempi virtuosi capaci di sacrificarsi letteralmente per i propri cuccioli.

I papà più premurosi sono gli uccelli: circa il 90% dei maschi si occupano dei piccoli, alternandosi con la madre nella protezione del nido, nella cova e per accudire e imbeccare la prole. Anche difendendoli da possibili predatori. Arrivando addirittura, nel caso dei piccioni, a nutrire i piccoli appena nati con il cosiddetto “latte di piccione”, una sostanza molto grassa prodotta dal maschio e secreta da una ghiandola dell’esofago.

Pinguino imperatore

Per non parlare dei pinguini imperatore, che si fanno completamente carico della prole ancora prima che nasca tenendo tra le zampe l’uovo appena deposto, proteggendolo dal freddo e rimanendo in questa posizione per circa due mesi, senza muoversi nemmeno per mangiare. Dopo la deposizione, infatti, le femmine tornano verso il mare in cerca di nutrimento restandoci per il tempo necessario alla schiusa. Dopodiché tornano dando il cambio al partner. I genitori, poi, continueranno a fare la spola, turnandosi equamente, fino al termine delle cure parentali.

Svassorallo amerericano

Anche la specie dello svassorallo americano vede i genitori prendere parte alla cova delle uova alternandosi a orari diversi. La madre generalmente le cova la notte e la maggior parte della giornata, tranne che nelle ore centrali dove è il padre a prendere il suo posto. Dopo la cova, però, è proprio il maschio a occuparsi dei piccoli: li fa alloggiare all’interno di tasche ovali simili a piccoli marsupi, situate sotto le ali, nutrendoli e proteggendoli finché non saranno del tutto indipendenti.

Grandule di Namaqua

Un altro papà che farebbe di tutto per i propri figli è il grandule di Namaqua, volatile tipico delle zone aride dell’Africa sud-occidentale. Dopo aver diviso la cova con la propria compagna si pone come obiettivo fondamentale quello di proteggere i piccoli dal caldo. E grazie alle capacità assorbenti delle piume vola alla ricerca di pozzanghere in cui impregnarsi d’acqua per tornare poi dai piccoli per rinfrescarli e dissetarli.

Cavalluccio marino

Anche tra i pesci esistono alcuni esempi eclatanti di padri modello, come i cavallucci marini che ospitano le uova delle femmine in un’apposita tasca sull’addome nutrendole e ossigenandole fino alla loro schiusa, e i Ciclidi africani che custodiscono nella loro bocca prima le uova e poi gli avannotti, fornendo loro nutrimento e rifugio.

I meno premurosi sono, al contrario di quello che si potrebbe pensare, proprio i mammiferi. Solo il 3% dei padri partecipa alle cure parentali, mentre la stragrande maggioranza esaurisce il suo compito con l’accoppiamento. Ci sono però eccezioni che vale la pena sottolineare.

Tamarino

Come il tamarino, piccola scimmia Sudamericana che si comporta proprio come noi. Prende in braccio il suo cucciolo, lo lava e lo cura fino allo svezzamento riportandolo alla madre ogni 2 o 3 ore per le poppate. Si impegna così tanto nell’accudire i propri figli che può arrivare addirittura a perdere il 10% del proprio peso corporeo.

Lupo

Il lupo, ad esempio, si occupa dell’educazione dei figli fin dalla tenera età. Li prepara alla caccia e, nei primi giorni di vita, procura per loro e per la madre il cibo, in modo che la femmina possa pensare all’allattamento senza sprecare ulteriori energie.

Licaone

Il licaone, invece, fa qualcosa in più. Non potendo, per i primi tempi, ingurgitare cibi solidi, i piccoli di licaone mangiano una poltiglia morbida pre-masticata dal padre. Rendendoli, così, fortemente attaccati a lui. Anche nelle attività di gioco. Che diventano una parte fondamentale del loro processo di crescita.

(Foto d’apertura: IPA)

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