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Alle Hawaii i cuccioli di foca vengono prima dei bagnanti   

La nascita di un piccolo ha spinto le autorità a chiudere la celebre Kaimana Beach. Per oltre un mese questa sarà solo la nursery della famigliola.

di Alessio Pagani

«Si invitano i bagnanti a frequentare altre spiagge per le prossime cinque settimane». Parole chiare e inequivocabili, accompagnate da una serie di misure di protezione come recinzioni e personale di controllo. Così la NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration, ovvero l’agenzia del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti che si occupa di ambiente, e la Hawaii Marine Animal Response (HMAR), organizzazione che si batte per la conservazione della flora e della fauna dello stato americano, hanno reagito alla nascita di un cucciolo di foca monaca avvenuta nelle scorse ore.   

A darlo alla luce, la femmina RK96, nota anche come Kaiwi, che ha scelto proprio il centro di Kaimana Beach, una spiaggia normalmente frequentata da numerosi turisti e residenti e che ora è stata trasformata in una grande nursery a cielo aperto. Questo è il secondo cucciolo che la foca monaca di 12 anni ha partorito sul paradisiaco arenile. In precedenza, infatti, nel 2021 proprio lì aveva messo al mondo la figlia Lolii.  

Così dopo la nascita l’Hawaii Marine Animal Response ha recintato un’area della spiaggia per impedire ogni intrusione, schierando personale per monitorare da vicino mamma e cucciolo ed evitare ogni possibile fonte di disturbo. Stop dunque a tuffi e bagni e anche i curiosi dovranno limitarsi a osservare la scena da lontano. «Ci aspettiamo che la coppia rimanga insieme a Kaimana Beach per circa cinque o sette settimane», hanno fatto sapere dalla NOAA. «Per questo invitiamo i bagnanti a utilizzare altre spiagge vicine durante questo periodo di allattamento»  

L’imperativo è proprio tutelare le foche monache hawaiane: una specie in via di estinzione, con meno di 1.600 individui rimasti. Sono animali originari delle Hawaii e che non si trovano in nessun’altra parte del mondo. Ecco perché ogni nascita diventa un evento e insieme qualcosa di prezioso da proteggere.   

(Foto d’apertura: IPA)

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