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Uffici pet-friendly, in Italia sono solo 1 su 10 

Un’indagine condotta da SWG e commissionata dal Gruppo Mars (Mars, Royal Canin e AniCura) svela che il 47% degli intervistati vorrebbe lavorare in uffici aperti anche ai pet, ma anche che le aziende italiane devono ancora percorrere una lunga strada per abbracciare questa opportunità. Eppure è provato scientificamente che i cani migliorino l’umore e la produttività.

di Silvia Stellacci

L’idea di cani negli uffici non è solo un capriccio, è un investimento nel benessere dei dipendenti e nel clima aziendale. I risultati dell’indagine “Gli uffici pet-friendly nell’era odierna, post pandemia” condotta da SWG e commissionata dal Gruppo Mars (Mars, Royal Canin e AniCura) sono sorprendenti. Stando ai loro dati, non solo il 64% dei proprietari di cani desidererebbe portare il proprio amico a quattro zampe al lavoro, ma anche che il 47% dei lavoratori, tra cui non proprietari, vorrebbe la presenza di cani in ufficio, perché la loro presenza migliorerebbe l’atmosfera generale.

In Italia la strada per rendere gli uffici pet-friendly è però ancora lunga. Solo 1 azienda su 10 permette al momento l’accesso regolare dei cani nei propri spazi. Nel 55% dei casi, la presenza di cani è vietata, mentre nel 27% delle aziende non esistono regole specifiche al riguardo.

Nonostante ciò, il desiderio di avere cani in ufficio è tangibile anche tra coloro che non ne possiedono uno. Il 33% delle persone senza animali domestici è d’accordo con l’accogliere i cani sul luogo di lavoro, suggerendo che il beneficio di una giornata di lavoro più felice è percepito da tutti.  Inoltre, il 34% degli interpellati che inizialmente si sono dichiarati contrari sarebbe disposto a cambiare idea se fossero implementate chiare policy e spazi dedicati ai cani: l’idea insomma può conquistare anche i più scettici.

I benefici degli uffici pet-friendly

Sono molti i benefici che gli animali domestici portano sul posto di lavoro. Se la metà dei lavoratori – sia che siano pet parents o meno – crede che la presenza di cani migliori l’umore complessivo dell’ufficio, percentuali di poco inferiori indicano una riduzione dello stress (42%), un miglioramento delle connessioni tra colleghi (40%), della creatività (31%) e della produttività (27%).

Il 30% degli intervistati ritiene, poi, che un’azienda pet-friendly sia più attrattiva per chi ci lavora, sottolineando come l’attenzione all’equilibrio vita-lavoro e ai bisogni dei dipendenti sia un elemento distintivo nel mercato del lavoro.

«Aprire le porte degli uffici ai nostri cani ha un grande impatto sul benessere delle persone, ma non solo», ha dichiarato Yesim Ucelli, amministratrice delegata di Mars Italia. «Ha anche effetti positivi per l’azienda stessa, che sarà maggiormente apprezzata per la capacità di offrire un ambiente di lavoro innovativo, più attento all’equilibrio vita-lavoro e ai bisogni dei propri dipendenti». 

(Foto d’apertura: IPA)

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