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La toxoplasmosi nel gatto

Si tratta di una malattia parassitaria causata da un protozoo in grado di infettare molti animali e anche l’uomo. Sebbene il gatto sia l’unico ospite definitivo di questo parassita, le principali fonti di contagio per l’uomo sono la carne cruda e gli ortaggi non adeguatamente lavati che gli diamo da mangiare. Il veterinario Francesca Garrone fa chiarezza su questa malattia, dai sintomi alla trasmissione, spiegando come convivere con il proprio micio anche in caso di gravidanza.

di Francesca Garrone
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Toxoplasma, un parassita che spaventa tanto quando c’è una futura mamma che convive con uno o più gatti. Vediamo di fare chiarezza su tutto ciò che lo riguarda, dai i sintomi che causa alla sua trasmissione, fino al pericolo che effettivamente ci può essere nel convivere con un felino. 

La toxoplasmosi è una malattia parassitaria causata da un protozoo, il Toxoplasma Gondii che può infettare molti animali e l’uomo. 
Tra tutti gli esseri coinvolti, l’unico ad essere il suo ospite definitivo è il gatto. Da qui nasce il problema della presenza di Micio quando in casa c’è una donna incinta.

L’essere un ospite definitivo comporta infatti che il gatto, e solo lui, sia l’unico eliminatore di oocisti nelle feci e quindi l’unico che possa contagiare gli altri, che siano della stessa specie oppure no. Il gatto può contrarre la toxoplasmosi ingerendo carne cruda, di prede catturate e poi mangiate, o data proprio dal suo umano come cibo. 

Nella maggior parte dei casi il gatto non manifesta alcun sintomo, in quanto l’infezione è tenuta sotto controllo dal suo sistema immunitario.

A seguito dell’infezione, il gatto elimina con le feci le oocisti, per un periodo di giorni molto limitato, ed è solo ed esclusivamente in questo periodo che ci si può contagiare. 

Nello specifico la trasmissione è di tipo oro-fecale, ovvero per prendersi il toxoplasma bisogna sostanzialmente toccare le feci di un gatto infetto in fase eliminatoria e poi toccarsi la bocca. 

La pulizia della lettiera del felino domestico, o l’attività di giardinaggio in luoghi dove c’è passaggio di gatti, per esempio, possono esporre a questo rischio.

A favore dei nostri amati gatti vi posso assicurare che  le fonti di contagio più frequenti per l’uomo rimangono le carni di ospiti intermedi consumate crude o ortaggi non lavati adeguatamente.
In ogni caso, il vostro veterinario potrà effettuare a Micio un esame del sangue specifico così, se è negativo, starete tutti più tranquilli. 

Foto: IPA

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Foto Francesca Garrone

Il Veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.

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