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“Respira-MO-Insieme agli animali”: al Policlinico di Modena la pet therapy per gli adulti  

I cani aiuteranno i pazienti affetti da Sclerosi Sistemica e Fibrosi Polmonare. Obiettivo: sostenere i malati cronici e con difficoltà respiratorie

di Alessio Pagani

Cani in corsia a Modena. L’Azienda ospedaliera universitaria di Modena, con le Strutture di Reumatologia e di Malattie dell’Apparato respiratorio ha iniziato, infatti, il percorso di pet therapy relazionale integrata. Il progetto, dal titolo “Respira-MO – Insieme ali animali”, è rivolto ai malati adulti affetti da Sclerosi Sistemica o da Fibrosi Polmonare Idiopatica. Lo scopo del programma sarà quello di valutare i diversi benefici dati dalla relazione con gli animali in pazienti cronici complessi con difficoltà respiratorie. I percorsi previsti sono tre: all’interno del Day Hospital di Reumatologia, all’interno dell’aula didattica terzo piano e, con la bella stagione, anche nell’area del parco del Policlinico.  

La prima fase, in calendario fino al prossimo giugno, punta proprio a valutare l’efficacia dell’approccio nel migliorare la condizione generale di benessere psico-fisico dei pazienti con un miglioramento anche dei parametri, sia soggettivi che oggettivi, quali ad esempio il dolore, la dispnea ovvero la difficoltà respiratoria, la frequenza respiratoria, la frequenza cardiaca e la espansibilità toracica. Verranno, inoltre, misurate la risposta allo stress, l’astenia e la qualità della vita percepita dai pazienti.   

«La pet therapy relazionale integrata», spiegano dalla struttura sanitaria, «cercherà di favorire la partecipazione sociale e di fornire delle tecniche di rilassamento per accettare meglio i tempi delle terapie da eseguire in ospedale». Il tutto grazie al finanziamento erogato dopo procedura di gara pubblica dell’azienda Boehringer Ingelheim.

«Questo progetto», commenta il Direttore generale dell’ospedale di Modena, Claudio Vagnini, «si inserisce all’interno della politica aziendale dell’umanizzazione delle cure. Lavoriamo da tempo per una sanità incentrata non solo sulla presa in carico della patologia, ma soprattutto sul progetto di vita del paziente. Il cuore di questa visione rimarca l’importanza di una sanità capace di sperimentare nuovi approcci per affrontare la sofferenza della persona nella sua complessità».   

«Gli effetti benefici della Pet Therapy riportati in letteratura, sono soprattutto nei bambini e negli anziani che sono i primi destinatari di molte delle attività di terapie assistite con animali. Studi più recenti evidenziano un beneficio anche nei pazienti con ictus cerebrale, Alzheimer, epilessia, fibromialgia e artrite», ha aggiunto la professoressa Dilia Giuggioli, Direttore del reparto di Reumatologia, «con risultati promettenti sulla diminuzione del dolore, del malessere e della depressione e al contrario un aumento del livello di energia e di benessere». Gli animali coinvolti sono cani certificati condotti dall’équipe multidisciplinare esperta in interventi assistiti dagli animali della Cooperativa sociale LUNEnuove.   

(Foto d’apertura: https://www.aou.mo.it)

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