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Per i dipendenti del Comune di Como via libera ai quattrozampe in ufficio

È la prima città in Italia a varare questo progetto sperimentale nella pubblica amministrazione. Lavorare in compagnia dei propri pet riduce lo stress. Obbligatorio, però, avere con sé guinzaglio e museruola.

di Lorenzo Sangermano

Maggiore socializzazione, meno stress e più produttività sono solo alcuni dei benefici che gli animali possono portare sul luogo di lavoro. Secondo una ricerca di Mars Petcare, in presenza dei loro amici a quattro zampe 9 persone su 10 hanno dichiarato di sentirsi più produttivi e di sviluppare anche un maggiore attaccamento all’azienda in cui lavorano.

Non è da meno il mondo felino che, se presente in ufficio, garantirebbe maggiore socializzazione e cooperazione tra i colleghi. Ne è convinta soprattutto la Ferray Corporation, un’azienda di Tokyo che per aumentare la sua produttività ha “assunto” tra i suoi dipendenti anche nove gatti.

In Italia la sede milanese di Google ha aperto le porte agli animali dei propri lavoratori. A pochi chilometri, a Vimercate, anche la Nintendo ha accolto i nuovi membri. “Dog Hospitality” è invece il nome dell’iniziativa organizzata da Elisabetta Franchi. La nota stilista ha permesso ai suoi dipendenti di portare con sé animali che, al suono della pausa pranzo, possono poi dirigersi alla mensa per gustare in compagnia il pranzo completo di snack e croccantini. 

È la città di Como a inaugurare il primo Comune italiano in cui gli amici a quattro zampe possono passare la giornata con i loro padroni. Infatti l’amministrazione ha pubblicato la delibera che permette ai dipendenti pubblici di portare in ufficio il proprio animale domestico. Un progetto sperimentale che era in lavorazione da tempo e che è nato grazie alla spinta del sindaco Alessandro Rapinese. 

Nel provvedimento si legge: «Questa amministrazione intende promuovere azioni volte a incrementare il grado di benessere fisico, psicologico e sociale del proprio personale. Si è ritenuto di consentire ai dipendenti del Comune di Como, per i soli uffici non aperti al pubblico e per un periodo sperimentale della durata di 6 mesi, di tenere il proprio animale d’affezione con sé durante le ore di lavoro secondo la disciplina di seguito riportata». 

Secondo il regolamento emesso dal Comune, i dipendenti potranno portare in ufficio i propri animali a turno, un giorno ciascuno. In aggiunta, dovrà essere fornita anche la documentazione necessaria per dimostrare lo stato di salute dell’animale, che deve essere tenuto nell’ufficio del padrone e ne deve essere dichiarata la presenza, anche con un cartello sulla porta. 

Per i cani, i proprietari devono possedere una museruola e un collare lungo al massimo 1,5 metri, ed essere disposti a sacrificare le proprie pause. Infatti secondo il regolamento i bisogni dell’animale, o anche una semplice passeggiata devono essere svolti proprio durante le pause: in caso contrario, il tempo perso di lavoro andrà recuperato.

(Foto d’apertura: IPA)

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