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Novità in campo vaccinale: il test anticorpale per cimurro, parvovirosi ed epatite 

Per capire se è decisamente consigliato vaccinare il vostro cane, è molto utile conoscere la quantità di anticorpi che ha già sviluppato. Le vaccinazioni, infatti, sono determinanti non solo per la protezione da malattie gravi che forniscono al singolo animale, ma anche per il ruolo che hanno giocato nella riduzione della diffusione di alcune malattie in determinate aree geografiche. Il nostro veterinario Francesca Garrone spiega cos’è il test degli anticorpi e come funziona

di Francesca Garrone
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Devo continuare a vaccinare il mio cane anche se è adulto? Questa è una domanda che sempre più di frequente mi fanno i proprietari in ambulatorio. La risposta dipende dalla quantità di anticorpi che il vostro animale ha sviluppato.

L’importanza delle vaccinazioni, cui da decenni vengono sottoposti i nostri cani, non è solo dovuta alla protezione che danno al singolo soggetto, ma anche al ruolo nella riduzione della diffusione di alcune malattie in una determinata area geografica. 
Ad oggi possiamo dire che, grazie ai vaccini effettuati, i casi di importanti e gravi malattie, come la parvovirosi, l’epatite infettiva e il cimurro, sono decisamente diminuiti e limitati ormai a soggetti adulti non vaccinati e a cuccioli che non lo sono ancora stati. 

Nel tempo i protocolli vaccinali, grazie agli studi scientifici effettuati, hanno subito dei cambiamenti. Ad oggi, per esempio, i richiami per le malattie sopracitate da annuali sono diventati triennali. Ma le novità non finiscono qui.

Per queste patologie, infatti, è possibile anche effettuare un test sierologico che permette di valutare l’effettiva presenza di un titolo anticorpale protettivo. In sostanza, con un semplice prelievo di sangue, il medico veterinario sarà in grado di stabilire se gli anticorpi presenti nel circolo sanguigno sono sufficienti per proteggere l’animale da queste malattie rendendo non necessario il loro richiamo vaccinale.
Se il vostro cane ha quindi già sviluppato la giusta dose di anticorpi, non ci sarà necessità di sottoporlo a vaccino. 

In quali situazioni è indicato eseguire questo test?
Per esempio se avete trovato o adottato un cane e non sapete se era già stato vaccinato, fare il test permette di stabilire se il nuovo arrivato deve fare la profilassi oppure no. 
Sicuramente, poi, il test anticorpale è utile negli animali immunodepressi per colpa di malattie concomitanti o a seguito di terapie. E può essere fatto per controllare che il ciclo vaccinale iniziale abbia avuto una buona riuscita. 

In generale, l’esecuzione di questi test può essere valida per tutti i nostri cani, permettendo al veterinario di eseguire la profilassi solo in quei soggetti che ne avessero davvero necessità.
In questo modo il trattamento vaccinale diventerebbe mirato ed eviterebbe profilassi inutili.

Foto: IPA

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Foto Francesca Garrone

Il Veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.

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