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Ma i gatti soriani sono davvero una razza? 

No, perché la definizione si riferisce in realtà al disegno del mantello, che può essere presente in molte tipologie differenti.

di Redazione

È un errore in cui cadono molti. Perché il senso comune, sbagliando, ha identificato la parola soriano con una specifica razza di gatto. Ma in realtà non è così.  

I gatti soriani, o tabby, quelli cioè con strisce, striature o macchie tigrate, non appartengono a una razza specifica. La definizione soriano, infatti, è legata in realtà solo al disegno del mantello, che può essere presente in molte razze diverse.  

Ma andiamo con ordine. Il gatto soriano prende il nome dalla Sorìa (Siria), regione dei tessuti striati, come il vello del felino. Un altro nome con cui il gatto soriano viene definito è tabby, che deriva dalla modifica del latino medioevale attabi, che stava a indicare un’altra regione asiatica, l’Attabiyah, nell’attuale Iraq, dove veniva prodotta una seta striata i cui motivi ricordavano, anche qui, il pelo di tali gatti.  

Il soriano è caratterizzato da un manto tigrato, di colorazione varia: in genere è di colore grigio con striature nere, ma vi è anche il manto di tonalità grigio-marrone o castano con striature nere o color mogano e infine il manto fulvo, che contraddistingue un particolare tipo di soriano originariamente diffuso in Spagna, le cui tonalità oscillano dal rossiccio al color rame. Ciascun mantello si distingue inoltre per il tipo di striature.  

Nel dettaglio le tipologie di questi mici possono dividersi in quattro macrocategorie.  

Soriano tigrato: questo tipo di soriano presenta una pelliccia con lunghe e strette strisce parallele che corrono lungo i fianchi. Viene chiamato anche mackerel (sgombro) perché questo disegno ricorda le lische di un pesce. Si ritiene che questo tipo di mantello fosse quello originario dei gatti soriani. 

Soriano classico: si tratta del tipo di soriano più comune. Presenta strisce più larghe che tendono a curvarsi per formare disegni circolari e tre grandi che corrono dalle spalle alla base della coda. Simile al tigrato, anche questo tipo non è sfuggito a paragoni culinari, visto che secondo molti la sua pelliccia assomiglia alla famosa marble cake (torta marmorizzata). 

Gli altri due tipi di soriano hanno deciso di fare a meno delle strisce.

Soriano maculato: sfoggia una pelliccia con distinte macchie rotonde su una base più chiara e in alcuni casi ha anche una leggera riga intorno al collo.  

Soriano abissino: sono esemplari che non presentano quasi nessuna striscia o macchia. Sebbene le strisce del mantello siano molto sottili e appena visibili sulle zampe, sul muso o sulla coda, si tratta di soriani a tutti gli effetti. Non è il mantello a essere striato, ma i peli stessi.

(Foto d’apertura: IPA)

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