Los Angeles non dimentica P22, il puma di Hollywood intrappolato nella metropoli

P22 se ne è andato a dicembre del 2022. Investito da un’auto, era stato catturato e curato dal Dipartimento Federale per la Fauna Selvatica della California. Ma le ferite erano troppo importanti, come anche le malattie pregresse che lo avevano indebolito. Così ai veterinari non era rimasta altra scelta se non quella di sopprimerlo. P22, però, come dimostrano i murales che dal giorno della sua scomparsa hanno iniziato a colorare Los Angeles, era un vero simbolo. Rappresentava la fauna costretta a fare i conti con la scomparsa dei suoi habitat.   

Nato intono al 2010 nell’estremo ovest delle montagne di Santa Monica, il puma era riuscito a raggiunge la metropoli di Los Angeles, superando quell’intreccio di strade, fino a raggiungere il territorio del Griffith Park, un’area di 17 chilometri quadrati a nord della città che ne fanno uno dei parchi urbani più grandi del nord America. Quella era diventata la sua casa, ma anche la sua prigione. Da lì non sarebbe più riuscito a uscire, circondato da strade e autostrade, diventando un puma solitario più per necessità che per scelta.

Immortalato, di tanto intanto, dalle telecamere di videosorveglianza e dalle fototrappole delle autorità, P22 era stato reso celebre da una fotografia strepitosa firmata dal “National Geographic”. Lo si vede avanzare, massiccio e potente, con la scritta Hollywood sullo sfondo. Così la fama che non ha potuto restituirgli le montagne di Santa Monica, lo ha reso però testimonial del progetto del Wallis Annenberg Wildlife Crossing: il corridoio di attraversamento per animali selvatici che sarà completato nel 2025 e garantirà agli animali di poter attraversare le pericolosissime autostrade senza alcun pericolo. E i murales di P22, ormai divenuti anche attrazioni turistiche, sono lì a ricordarci quanto sia importante garantire spazi e habitat vivibili agli animali del Pianeta.  

(Foto d’apertura: @vital.impacts)

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