Lombardia: 86 animali salvati dal maltempo grazie all’Unità di Emergenza LAV

L’ultima violenta ondata di maltempo che ha colpito la Lombardia con forti piogge ha causato esondazioni e allagamenti in diverse province. Tra le zone più critiche, quelle di Cremona e Pavia, dove la piena del fiume Po e l’esondazione di corsi d’acqua minori hanno messo a rischio persone e animali. In questo scenario, l’Unità d’Emergenza della Lega Anti Vivisezione (LAV) si è mobilitata per portare in salvo ben 86 animali in due diverse operazioni di soccorso.

Fin dalla prima allerta meteo diramata dalla Protezione Civile, le squadre specializzate della LAV si sono attivate per monitorare la situazione nelle aree più a rischio della regione. La loro prontezza e la stretta collaborazione con i Vigili del Fuoco si sono rivelate cruciali quando si è reso necessario intervenire con urgenza per soccorrere animali in pericolo.
Una delle situazioni più critiche si è verificata nella zona di Costa Carolina, in provincia di Pavia. Una cascina è stata circondata e invasa dall’acqua, che ha intrappolato al suo interno 19 cani e le loro due proprietarie. Le donne si sono rifiutate di abbandonare i quattrozampe, molti dei quali affetti da disabilità motorie che avrebbero reso impossibile la loro fuga autonoma.

La situazione si presentava complessa. Dopo ore di isolamento, l’intervento congiunto dei volontari di LAV Oltrepò Pavese e dell’Unità d’Emergenza LAV, supportati dalla collaborazione di altre associazioni del territorio, ha permesso di raggiungere la struttura e mettere in sicurezza tutti i cani.

In contemporanea, l’Unità d’Emergenza è stata chiamata a intervenire a Cremona in un rifugio situato in un’area golenale del fiume Po. A causa dell’innalzamento del livello dell’acqua, era stato emesso un ordine di evacuazione urgente per la struttura, che ospitava un variegato gruppo di animali: 5 cani, numerosi gatti e volatili, tra cui galline, anatre e oche, oltre a 2 pecore e a 2 maiali vietnamiti.
La priorità era agire in fretta per evitare che l’acqua raggiungesse livelli pericolosi per gli animali.
I volontari della LAV si sono subito recati sul posto, lavorando per trasferire tutti gli ospiti del rifugio in luoghi sicuri. L’operazione ha richiesto delicatezza e organizzazione, soprattutto per gestire il trasporto di specie diverse e garantirne il benessere durante il trasferimento.

“È stata una giornata intensa, ma molto positiva”, ha dichiarato Beatrice Rezzaghi, responsabile dell’Unità d’Emergenza. “Abbiamo dovuto operare in una situazione estremamente delicata ma, nonostante gli sforzi e le difficoltà, sapere che 86 vite ora sono al sicuro ci ripaga di tutto”.
Ormai le allerte meteo non sono purtroppo nè novità, nè episodi isolati, dunque l’Unità d’Emergenza LAV monitora l’evoluzione della situazione, rimanendo in stretto contatto con le autorità locali e le altre organizzazioni di soccorso. “Ci teniamo pronti a intervenire qualora ci fossero altri animali in difficoltà”, assicura Rezzaghi.

foto. LAV

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