Skip to Content
image description

Lavare il cane a casa: tutti i consigli utili

Sappiate che non è una “passeggiata”, soprattutto se la taglia del vostro amico è ragguardevole o se non ama particolarmente questo momento. Assicuratevi di avere lo spazio necessario, e poi lo shampoo e la spazzola giusti. In ogni caso, una volta al mese è il momento della toelettatura: non è affatto vero che il cane va lavato il meno possibile.

di Francesca Garrone

Ogni quanto posso lavare il mio cane? Se lo lavo troppo spesso, si rovinerà il suo pelo? Posso lavarlo a casa o devo portarlo da un professionista?

Queste domande sono frequenti tra gli umani che vivono a stretto contatto con i cani, soprattutto quando i cani in questione amano scorrazzare nei parchi, rotolarsi per terra, tuffarsi nelle pozzanghere.

Va sfatata la convinzione di molti secondo cui il cane vada lavato il meno possibile, un paio di volte all’anno si diceva, ma nella realtà non è proprio così.

In linea di massima non ci sono regole fisse: a meno che il bagno sia parte integrante di una terapia per una malattia dermatologica, diciamo che va fatto senza esagerare e con le dovute accortezze.

Va comunque ricordato che i lavaggi troppo frequenti e magari anche con prodotti non idonei, possono alterare il film lipidico che protegge la pelle dell’animale e favorire così la comparsa di infiammazioni o micosi.

In generale, la frequenza consigliata in animali sani e che vivono in appartamento è una volta al mese.

Mi raccomando, visto che questa è anche la tempistica da rispettare quando utilizzate prodotti antiparassitari spot on, è importante che vi ricordiate che i prodotti vanno applicati almeno a 48 ore di distanza dal bagno.

Tutto cambia, invece, se ci sono patologie dermatologiche in atto.

La shampoo terapia è spesso una parte fondamentale della cura perché permette di ridurre la somministrazione di farmaci iniettabili o per via orale.

La frequenza dei lavaggi e il tipo di prodotto da usare in questo caso dovrà essere stabilita dal veterinario in funzione del problema. 

Nell’animale sano, infine, importanti discriminanti saranno il tipo di pelo – lungo, corto, più o meno folto – e lo stile di vita.

Va detto che non sempre il momento della toelettatura è un momento gradito dal vostro amico a quattro zampe.

Può capitare di vedere cani letteralmente trascinati dal proprietario davanti ai negozi per animali e questo è uno dei motivi per cui potreste decidere di avventurarvi nella pratica del bagno “casalingo”.

Se fate parte di questa schiera di coraggiosi, come prima cosa assicuratevi di avere uno spazio sufficiente, le dimensioni del cane sono ovviamente una discriminante importante per la vostra decisione.

Procuratevi lo shampoo giusto, una spazzola, un asciugamano e tanta, tanta pazienza.

Fate attenzione a non far entrare acqua nelle orecchie del vostro cane, perchè potrebbe causare otiti.

Munitevi di premietti per addolcire il delicato momento dell’asciugatura con il phon, da fare sempre dopo aver tolto il grosso dell’acqua con un telo.

Per le pulizie quotidiane è utile la spazzolatura, soprattutto nei cani a pelo lungo e nei periodi di muta, e l’utilizzo di salviettine umidificate o shampoo secco, da fare però con giudizio e senza abusarne.

Per ultimo bisogna sfatare il mito secondo cui l’aceto è un ottimo prodotto per lavare il proprio cane e rendere lucido il pelo. Il PH della sua cute è pari a 7, la soluzione di aceto + acqua lo acidificherebbe troppo, favorendo la comparsa di infezioni batteriche o fungine. E’ importante usare sempre i prodotti specifici per animali.

(Foto d’apertura: I Stock)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati

Foto Francesca Garrone

Il Veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.

WordPress Ads