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La nuova intesa LAV e Vigili del Fuoco per il soccorso degli animali

Cosa succede agli animali in emergenza? Un nuovo accordo, firmato al Viminale, mira a garantire una risposta coordinata nel salvataggio. Previste anche campagne pubbliche e corsi di formazione.

di Lorenzo Sangermano

Nell’ambito di una cerimonia al Viminale, è stato firmato un importante protocollo d’intesa tra la Lega Anti Vivisezione (LAV) e il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. Incentrato sul salvataggio di animali in situazioni di emergenza, l’accordo segna un passo significativo nel riconoscimento di lavori già svolti sul territorio che, sottolinea il presidente LAV Gianluca Felicetti, “grazie alle attività previste dal Protocollo d’Intesa che ci lega saranno più efficaci”.Il recupero di animali in contesti di crisi rappresenta una sfida che richiede una preparazione specifica. Spesso, soprattutto quelli di grande mole come cavalli e bovini, diventano vittime di situazioni catastrofiche come terremoti, inondazioni o incendi. La firma di questo protocollo sottolinea l’importanza di una risposta coordinata e competente per garantire il benessere degli animali coinvolti.

Il soccorso in pratica

Nel caso di incidenti o calamità che coinvolgono grandi animali, il protocollo di intervento è cruciale per assicurare la salvaguardia degli animali e del personale di soccorso. La formazione degli addetti è un elemento chiave, in grado di aumentare la percentuale di successo dell’intervento dal 4-10% al notevole 96%.La prima fase di gestione di un’emergenza coinvolge la mitigazione, cercando di ridurre gli effetti dannosi permanenti. Durante la fase di risposta, il personale qualificato coordina il recupero degli animali in pericolo, utilizzando tecniche che vanno dalla cattura passiva all’uso di reti a caduta.

Tecniche di contenimento e cattura

L’approccio agli animali deve essere attento e basato sulla conoscenza del comportamento della specie coinvolta. Il contenimento è preferibile alla cattura e le tecniche di avvicinamento devono prevedere l’uso della voce e l’offerta di cibo per tranquillizzare l’animale. La cattura passiva, l’utilizzo di reti a caduta e, in casi estremi, il contenimento farmacologico sono opzioni considerate con attenzione.

Soccorso in acqua e terreni instabili

Il soccorso in acqua è una delle situazioni più critiche, poiché è necessario un intervento rapido per evitare rischi di asfissia e ipotermia. Metodi come “Reach, Throw, Row, Go-Helicopter” (che indicano azioni rapide per raggiungere e trarre in salvo l’animale), forniscono opzioni per guidare gli animali verso la sicurezza. Nei casi di fango e terreni instabili, si evita l’uso di mezzi meccanici pesanti per non causare ulteriori rischi.

Autoambulanze veterinarie ed eutanasia

Il protocollo include disposizioni per le autoambulanze veterinarie, dotate di attrezzature essenziali per il recupero e il trasporto degli animali in stato di necessità. L’articolo prevede anche indicazioni sulla gestione dell’eutanasia, che deve essere eseguita solo da un medico veterinario, rispettando protocolli internazionali.

Cooperazione e formazione

Il protocollo sottolinea l’importanza della cooperazione tra LAV e Vigili del Fuoco non solo nelle operazioni di soccorso, ma anche nella formazione e nell’addestramento congiunto. Campagne di sensibilizzazione verranno realizzate per educare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere gli animali in situazioni di emergenza.

(Foto d’apertura: https://www.vigilfuoco.tv)

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