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La Camera vota lo stop alle “botticelle”

Le carrozze trainate da cavalli nelle città italiane potrebbero presto finire fuori legge. Esultano gli animalisti dopo che nelle ultime settimane il tema era tornato al centro delle cronache a causa dell’ondata di caldo.

di Alessio Pagani

Ore contate per le “botticelle” in Italia. La Camera ha, infatti, deciso di vietare l’uso di animali per la trazione delle carrozze che offrono giri turistici nei centri delle città italiane. A darne l’annuncio in Aula è stata la deputata del Pd, e prima firmataria del provvedimento Patrizia Prestipino. «Un segno di civiltà», ha spiegato commentando l’esito della votazione. A votare contro sono stati Lega e Fratelli d’Italia, mentre tutte le altre forze politiche hanno dato il via libera al provvedimento. Si tratta, in pratica, di un ordine del giorno che fa parte del decreto Infrastrutture e Trasporti. Nel testo della legge, che il governo si impegna a fare proprio, si punta «a vietare l’utilizzo di animali per la trazione di veicoli e di mezzi di ogni specie adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati ai trasporti di persone a fini turistici e ludici, nell’intero territorio nazionale». L’esecutivo, inoltre, promette di prevedere «sanzioni amministrative e confisca del mezzo e dell’animale in caso di trasporto non autorizzato». Viene inoltre previsto che gli  «animali maltrattati vengano affidati a centri specializzati in grado di prendersene cura» e che i permessi per la conduzione delle botticelle vengano convertiti in «licenze per le guide di carrozze elettriche o taxi». «Non è più tollerabile lucrare sulla sofferenza degli animali. Quello che abbiamo visto in questo ultimo mese è un supplizio inaccettabile: cavalli costretti a trainare sull’asfalto pesante carrozze a temperature africane», ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa. «E i sindaci in tutto questo? A parte poche eccezioni l’indifferenza delle amministrazioni ha contribuito indirettamente alle morti e alle cadute al suolo a cui abbiamo assistito nell’ultimo mese». Diversi, infatti, sono stati i malori e i problemi per i cavalli, comprese cadute, scivolate e veri e propri collassi. Ora toccherà al governo trasformare il provvedimento in realtà.

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