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Kenya, creati embrioni per salvare il rinoceronte bianco   

Non esistono più esemplari maschi della specie “del nord” e questa potrebbe essere la sola speranza. Intanto in Sudafrica tornano in natura quelli bianchi meridionali.

di Alessio Pagani

Cinque embrioni di rinoceronte bianco del nord sono stati creati in provetta in Kenya per salvare la specie, ormai praticamente estinta. Lo ha comunicato sulla sua pagina facebook Biorescue, progetto finanziato dal governo tedesco che è riuscito a utilizzare spermatozoi dell’ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco del nord, ormai deceduto, per fecondare ovuli di Fatu, una delle pochissime femmine della stessa specie rimaste al mondo, ma non in grado di portare avanti una gravidanza.  

«A quattro anni dall’inizio di questo ambizioso progetto per salvare il rinoceronte bianco settentrionale dall’estinzione, il team ha compiuto progressi significativi verso il suo obiettivo finale» ha annunciato Biorescue. Fatu e la madre Najin vivono nella riserva protetta di Ol Pejeta, nel Kenya centrale.
 Sono nate in uno zoo della Repubblica Ceca, ma sono state trasferite nel loro habitat naturale nel 2009. Con questi 5, sono in tutto 29 gli embrioni congelati in attesa di dare vita a nuovi esemplari. Anche se in passato, i tentativi di inserire embrioni nei rinoceronti bianchi sono falliti si punta a creare una banca dati genetica per tentare di salvaguardare la specie.   

Intanto African Parks ha investito 100 milioni di dollari per salvare i rinoceronti bianchi meridionali. L’organizzazione sudafricana, infatti, ha acquisito il più grande allevamento di rinoceronti al mondo a Klerksdorp, a sud-est di Johannesburg, con l’obiettivo di reintrodurli in natura e garantire il futuro di una specie in pericolo.   

I rinoceronti bianchi erano di proprietà dell’ottantunenne tycoon sudafricano John Hume, che li aveva messi all’asta perché, a detta dello stesso Hume, i costi del progetto – che aveva come fine salvare la specie minacciata dal bracconaggio – «erano lievitati troppo».  

L’acquirente, African Parks, è un’organizzazione che gestisce 22 parchi nazionali in 12 Paesi africani. Con il sostegno del governo sudafricano, prevede di trasferire i rinoceronti in aree ben gestite e sicure, creando o integrando popolazioni strategiche per garantire il futuro della specie.  

(Foto d’apertura: IPA)

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