Skip to Content
image description

Il tartaro: un nemico subdolo anche per i nostri quattrozampe

Già a 3 anni l’80% dei cani e il 70% dei gatti iniziano ad avere patologie dentali. Curare l’igiene orale è importante ed eliminare il tartaro significa eliminare batteri che potrebbero procurare infezioni anche gravi al cuore, al fegato e ai reni. Attenzione allora ai sintomi dell’infiammazione e a non sottovalutarli. Parola al nostro veterinario.

di Francesca Garrone

Come le persone, anche cani e gatti hanno bisogno di una corretta igiene orale per mantenere denti e gengive sani per tutto il corso della loro vita.

Voi riuscite a lavare quotidianamente i denti ai vostri amici a quattrozampe?

Sono sicura che la risposta sarà negativa per la maggior parte di voi.

Purtroppo lo scarso tempo a disposizione e soprattutto la mancanza di collaborazione da parte loro rende l’utilizzo di spazzolino e dentifricio una pratica rara, con conseguente vittoria da parte di placca e tartaro. Pensate che le ricerche fatte dicono che già a 3 anni l’80% dei cani ed il 70% dei gatti inizia ad avere patologie orali e depositi di tartaro.

I principali fattori predisponenti alla formazione del tartaro, oltre alla già citata scarsa igiene orale, sono razza, taglia (questo nel cane), conformazione della bocca, ph della saliva, tipo di dieta ed età avanzata.

Il tartaro è un accumulo di batteri che si deposita sia sulla superficie libera del dente che sotto la gengiva, scollandola.

Quando ciò accade si formano delle tasche che vanno incontro prima ad infiammazione e poi,  se non curate adeguatamente, ad infezione .

Purtroppo i sintomi dell’infiammazione si manifestano molto tardi: sappiate che il vostro amico non ne mostrerà alcun segno se non quando la situazione sarà già grave.

Ci capita infatti di vedere frequentemente soggetti con la patologia in fase avanzata, e quindi anche sicuramente con dolore, senza che il proprietario ne sia assolutamente consapevole. 

Il sintomo cardine che attira più di tutti gli altri l’attenzione è l’alitosi, ma anche una colorazione giallo-marrone dei denti, una salivazione abbondante, lo sfregamento frequente delle zampe contro il muso, fino alla perdita di qualche dente: questi sintomi devono spingervi a portarlo dal veterinario per fargli valutare la situazione.

Pochi proprietari sono consapevoli dei rischi che la persistenza del tartaro può portare.

Vi basti sapere che i batteri presenti in bocca possono, attraverso il circolo sanguigno,  raggiungere organi importanti come cuore, reni e fegato, provocando gravi infezioni.

Una volta che vi siete resi conto della presenza del problema e della sua gravità, è importante che lo affrontiate nel modo corretto.

L’unica soluzione possibile è la detartrasi in anestesia.

Questa pratica consentirà al veterinario di intervenire in sicurezza, senza che il paziente soffra, e permetterà l’eliminazione anche del tartaro nascosto sotto le gengive.

Non lasciate che la vostra paura di farlo anestetizzare abbia la meglio su un intervento importante per il mantenimento della salute del vostro amico. 

L’anestesia oggi è diventata una procedura molto più sicura rispetto al passato, grazie a protocolli anestesiologici specifici e ai controlli preventivi sullo stato generale del paziente fatti ormai di routine, che permettono di ridurre al minimo i rischi connessi.

(Foto d’apertura: IPA)

Copyright © 2025 – Tutti i diritti riservati

Foto Francesca Garrone

Il Veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.

WordPress Ads