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Il disastro del grande caldo: in Messico è strage delle scimmie urlatrici

In Messico il caldo record delle ultime settimane sta provocando una moria di questi primati, stremati da colpi di calore e disidratazione. “Cadono dalla sommità degli alberi come frutti maturi”, racconta un biologo specializzato in fauna selvatica. Un fenomeno molto grave legato ai cambiamenti climatici ormai evidenti in tutto il mondo. Il colpevole? L’uomo.

di Filippo Bocchini
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L’ondata di caldo senza precedenti che sta investendo il Messico in queste settimane sta causando gravissimi danni alla fauna selvatica, in particolare a una specie molto presente in quelle zone: la scimmia urlatrice. Queste scimmie, considerate “animali sentinella” e studiate dagli scienziati per monitorare l’ecosistema, sono state infatti colpite da un fenomeno meteorologico che in questo periodo ha portato le temperature a livelli record in diverse regioni, con città come Ciudad Victoria che hanno raggiunto addirittura i 47 °C.
La crisi idrica che ne è derivata ha poi aggravato la situazione, causando blackout elettrici e rendendo ancora più difficile l’accesso all’acqua, sia per le persone che per tutti gli esseri viventi.

per Interno
Un soccorritore cerca di dare da bere a una piccola scimmia caduta da un albero.

Un evento dalle conseguenze gravissime. La combinazione di calore estremo, siccità prolungata e scarsità di cibo sta mettendo a dura prova le scimmie urlatrici, primati diffusi soprattutto in America centrale e meridionale. Ma cosa sta succedendo? Queste scimmie, a causa dei frequenti colpi di calore e per la disidratazione, stanno lentamente morendo.
A peggiorare la situazione si sono aggiunti poi anche altri disastri causati dal caldo, come il prosciugarsi delle lagune (che normalmente forniscono loro acqua), gli incendi, e il marcire dei frutti e delle foglie sugli alberi; tutti aspetti che privano le scimmie di cibo e di luoghi dove ripararsi dalle altissime temperature.
I video e le immagini pubblicate dai giornali e dai social sono impressionanti e mostrano questi poveri animali stremati a terra dal caldo, in cerca di acqua.

In queste settimane così difficili, i soccorritori stanno cercando in tutti i modi di salvare gli esemplari sopravvissuti distribuendo acqua e cibo nelle foreste e trasportando in ambulatori veterinari gli animali più gravi, ma la situazione rimane complicata: questa crisi potrebbe infatti peggiorare ulteriormente la condizione già di grande fragilità di queste scimmie.

Nello Stato di Tabasco, oltre 80 scimmie urlatrici sono state trovate morte: molte cadono dalla sommità degli alberi a causa del calore, subendo ferite anche molto gravi. Il dottor Gilberto Pozo, biologo specializzato in fauna selvatica, ha descritto queste scene impressionanti raccontando che le scimmie “cadevano dagli alberi come frutti maturi. Erano in uno stato di grave disidratazione e morivano in pochi minuti”. Fra tutte le specie di scimmie urlatrici, quella più colpita è l’aluatta dal mantello (Alouatta palliata), un esemplare nero che può raggiungere una lunghezza di 70 centimetri e un peso di circa 10 kg, un animale già a rischio estinzione e classificato come vulnerabile nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

Tra le cause principali di tutti questi avvenimenti avversi, c’è sicuramente il cambiamento climatico. Le emissioni di CO2 e altri gas serra, derivanti principalmente dalle attività dell’uomo, stanno infatti alterando il clima globale, portando a eventi meteorologici estremi. Un problema che non riguarda solo le scimmie urlatrici, ma tutta la fauna selvatica: molti animali non riescono infatti ad adattarsi rapidamente a queste nuove condizioni e sono a rischio sopravvivenza.

INTERNO
Una scimmia urlatrice trova un po’ di refrigerio immergendo una zampa in un secchio pieno d’acqua.

Anche la disponibilità dell’acqua scarseggia. La Commissione Nazionale messicana ha registrato una diminuzione costante delle riserve idriche nelle grandi dighe del Paese, che hanno raggiunto i livelli più bassi degli ultimi nove anni. Anche le autorità stanno cercando di intervenire con misure di emergenza, poiché la cooperazione diventa un elemento fondamentale.
In questo contesto di grande difficoltà, è importante rendersi conto di ciò che sta accadendo e interrogarsi di fronte alla morte di tanti animali simbolo di un pianeta in sofferenza.

Foto d’apertura: E’ davvero commovente il tentativo di salvataggio di questo piccolo di scimmia.

Tutte le foto: Facebook / Conservación de la Biodiversidad del Usumacinta A.C.

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