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Lavare il gatto in casa: quando è necessario e come farlo 

A differenza di quanto si possa pensare, occasionalmente il gatto può essere lavato. È importante, però, conoscere bene il procedimento per evitare che il micio si stressi o rifiuti il contatto con l’acqua.

di Filippo Bocchini

A volte lavare un gatto può essere una sfida complessa, ma in alcune situazioni è indispensabile per preservare la salute e la pulizia del suo mantello. Quando il pelo si sporca con sostanze difficili da rimuovere o la pelle richiede una cura specifica, con le giuste accortezze e qualche trucco per ridurre lo stress dell’animale, il bagnetto può diventare un’operazione sicura e meno complicata del previsto.  

A differenza di quanto si possa pensare, occasionalmente il gatto può essere lavato e, nonostante i felini siano animali molto attenti alla propria igiene, ci sono situazioni specifiche che richiedono un intervento umano per garantire una pulizia più profonda. In questo contesto è però fondamentale conoscere il modo corretto di procedere per evitare che il gatto si spaventi o rifiuti il contatto con l’acqua.  

Come lavare un gatto: passo dopo passo  

Il bagno per un gatto è un’operazione delicata ed è consigliabile che venga fatta ogni tanto (idealmente ogni due mesi) o in casi di vera necessità come un contatto con sostanze appiccicose, la presenza di pelo unto o l’esposizione a parassiti; tutte situazioni in cui può essere utile lavarlo per mantenerlo pulito e sano.  

Quando decidi di lavare il tuo felino, assicurati di avere pazienza e di fare tutto con calma: pulire un gatto richiede molta attenzione ed è necessario rassicurarlo con gesti affettuosi, parlandogli con voce pacata e facendo movimenti lenti. Non mettere mai l’animale direttamente sotto il getto dell’acqua, poichè potrebbe innervosirsi molto e cerca di evitare l’immersione delle zone più delicate (occhi, muso, orecchie) per ridurre il rischio di stress e irritazione.  

Il procedimento corretto per lavare il gatto:  

  1. Porta il gatto nel bagno e sistemalo in un ambiente confortevole come la doccia, la vasca, un lavandino o una bacinella.  
  1. Spazzola bene il pelo per rimuovere i nodi e i peli in eccesso, in modo da facilitare il lavaggio.  
  1. Riempi una bacinella con pochi centimetri d’acqua tiepida e inizia bagnando delicatamente le zampe del gatto, abituandolo gradualmente.  
  1. Aumenta lentamente il livello dell’acqua (mai oltre i 10-15 cm) e procedi bagnando il resto del corpo, evitando sempre di raggiungere testa, orecchie e occhi.  
  1. Applica uno shampoo specifico per gatti, massaggiando con movimenti leggeri e circolari simili a carezze, per rilassarlo e far sì che si senta a suo agio.  
  1. Risciacqua accuratamente, utilizzando la stessa modalità del lavaggio per rimuovere ogni residuo di shampoo.  
  1. Avvolgi infine il gatto in un asciugamano morbido, tamponando delicatamente per assorbire l’acqua. Non usare il phon, poiché la maggior parte dei gatti ne ha paura e potrebbe spaventarsi ulteriormente. 

Abituare il gatto al bagno sin da cucciolo (intorno ai sei mesi) può rendere inoltre il processo più agevole. Tuttavia, se il tuo micio si rifiuta del tutto di essere lavato o mostra evidenti segni di stress, puoi optare per alternative come salviette umidificate o shampoo a secco.  

Che sapone si può usare per lavare il gatto?  

Per lavare i gatti è fondamentale utilizzare solo prodotti formulati appositamente per loro. Gli shampoo per umani, o anche quelli per cani, non sono adatti per i felini poiché contengono ingredienti che potrebbero essere aggressivi e persino tossici. La pelle del gatto ha infatti un pH diverso da quello umano e proprio per questo motivo utilizzare prodotti non specifici potrebbe causare irritazioni, secchezza o altri problemi cutanei. Tra i prodotti da utilizzare per lavare il gatto è consigliabile scegliere uno shampoo per gatti delicato, senza profumazioni forti, che sia rispettoso della pelle e del mantello o che contenga ingredienti lenitivi e idratanti per mantenere la pelle sana e il pelo lucido. Prima di acquistare un prodotto, è sempre meglio consultare il veterinario, che potrà indicare lo shampoo migliore in base al tipo di pelo e alla sensibilità della cute del tuo micio.  

Si possono lavare i gatti piccoli?  

I gattini piccoli, in particolare quelli al di sotto dei sei mesi di età, non dovrebbero essere lavati se non in caso di assoluta necessità: i cuccioli, infatti, sono molto delicati e possono facilmente stressarsi a contatto con l’acqua. Se necessario, ad esempio se il gattino è stato abbandonato o si è sporcato tanto, è preferibile usare una vaschetta con pochissima acqua tiepida, limitandosi a pulire le aree strettamente necessarie. Gli shampoo per gattini sono formulati per essere ancora più delicati rispetto a quelli per i felini adulti ed è quindi molto importante non utilizzare prodotti generici.  

In caso di gattini randagi o in difficoltà, consultare un veterinario è essenziale per assicurarsi che siano trattati adeguatamente e per ricevere consigli su come pulirli in sicurezza e con le minori difficoltà possibili.  

Come asciugare un gatto che ha paura del phon?  

Spesso asciugare un gatto può risultare piuttosto impegnativo, specialmente perché molti felini sono intimoriti dal rumore del phon. Se il tuo micio è particolarmente sensibile, è possibile evitare del tutto l’asciugacapelli cercando di avvolgerlo in un asciugamano morbido e assorbente e strofinandolo delicatamente per eliminare la maggior quantità di umidità possibile. In questi casi potresti dover cambiare più asciugamani per ottenere un risultato soddisfacente, ma questo metodo è generalmente ben tollerato.  

Se la temperatura in casa è sufficientemente alta, puoi invece lasciare che il gatto si asciughi gradualmente in una stanza calda e tranquilla, senza ulteriori stress. Se decidi di utilizzare il phon, cerca un modello silenzioso con temperatura regolabile, usandolo a una distanza di sicurezza per evitare di spaventarlo o di fargli male. Nei casi in cui il felino sia stato abituato al phon fin da piccolo, il processo di asciugatura sarà generalmente più veloce e meno traumatico, anche se è sempre importante mantenere il getto a temperatura tiepida e a una distanza adeguata per garantire la sua sicurezza.  

Come pulire il pelo del gatto senza lavarlo  

Se il tuo gatto proprio non ama l’acqua o è particolarmente restio al contatto con essa, ci sono valide alternative per mantenere pulito il suo mantello. La spazzolatura regolare è una delle migliori soluzioni, perché aiuta a rimuovere sporco, peli morti e nodi, oltre a distribuire naturalmente gli oli sul pelo per mantenerlo lucido. Esistono inoltre spazzole specifiche per ogni tipo di mantello: quelle a setole morbide per i gatti a pelo corto e pettini o cardatori per quelli a pelo lungo. 

 Inoltre, puoi usare salviettine umidificate specifiche per animali, che rinfrescano il pelo e rimuovono lo sporco leggero senza la necessità di un bagno completo. Un’altra opzione è lo shampoo secco, che deterge senza acqua: applicalo delicatamente sul pelo, massaggialo e poi rimuovilo con una spazzola. Questi metodi sono particolarmente utili per i gatti che si sporcano poco o che vivono in ambienti chiusi.  

Per prendersi cura dell’igiene del proprio gatto senza causargli troppi disagi, è fondamentale quindi conoscere le tecniche adatte e rispettare i suoi tempi. Con pazienza, attenzioni mirate e qualche accorgimento, ogni proprietario potrà garantire al proprio micio un aspetto sano e curato, rispettando la sua naturale esigenza di tranquillità e autonomia.  

Foto: IPA

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