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Come funziona la memoria dei cani? Per i quattro zampe è una questione di olfatto

Come gli esseri umani, anche i cani possono creare ricordi in grado di durare per tutta la vita. A differenza dei loro padroni però, ad aiutarli intervengono la capacità di associare eventi con possibili premi ricevuti e il loro olfatto sviluppato. Infatti nei quattro zampe la percezione di un odore è in grado di risvegliare momenti specifici del passato

di Lorenzo Sangermano
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I cani sono noti per la loro fedeltà, affetto e capacità di creare legami profondi con gli esseri umani. E la loro memoria? Molti proprietari si chiedono spesso fino a che punto un cane possa ricordare persone, eventi e luoghi. Il cervello di un quattro zampe non funziona però allo stesso modo di quello umano e, sebbene ci siano delle similitudini, il modo in cui i cani creano e conservano i ricordi è unico e complesso, radicato nel loro modo di percepire il mondo.

Come funziona la memoria dei cani?

A differenza degli esseri umani, i cani non hanno la capacità di creare ricordi autobiografici o di rievocare dettagli specifici di eventi passati in modo intenzionale. La loro memoria si basa prevalentemente su associazioni sensoriali e memorie emotive. In altre parole, il cervello canino funziona per associazioni: se un esemplare riceve una ricompensa dopo aver eseguito un comando associa quel comportamento al premio e, nel tempo, sarà più incline a ripeterlo.

La memoria dei cani può essere suddivisa in due categorie principali: memoria associativa e memoria episodica. La prima riguarda la capacità del quattro zampe di ricordare relazioni fra eventi non correlati tra loro, come l’associazione tra il suono del campanello e l’arrivo di una persona alla porta. La memoria episodica invece si riferisce alla capacità di ricordare esperienze vissute. Difficile da misurare e studiare, gli scienziati non sono ancora certi del livello di sviluppo di questa tipologia nei cani.

I cani possono formare ricordi?

La creazione dei ricordi nei cani avviene attraverso un complesso processo neurologico che, come per gli umani, coinvolge diverse parti del cervello. Nei quattro zampe l’olfatto gioca però un ruolo fondamentale nel richiamo dei ricordi. Quando un esemplare entra in contatto con un odore che associa a un evento passato, può rievocare un ricordo legato a quel particolare momento. Ad esempio se un cane ha vissuto un’esperienza traumatica associata a un certo odore o luogo, la sola presenza di quell’odore o luogo può rievocare il trauma.

Un aspetto affascinante della memoria dei cani è legato ai loro sogni. Durante la fase REM del sonno, proprio come gli esseri umani, i quattro zampe mostrano movimenti oculari rapidi e possono muovere le zampe, gemere o abbaiare. Gli esperti ritengono che, durante questi periodi, i cani possano rivivere esperienze passate che rafforzano la loro memoria e le associazioni create durante la veglia.

Quanto dura la memoria dei cani?

La memoria dei cani può mantenersi per lunghi periodi di tempo, ma la sua durata effettiva dipende da vari fattori, tra cui l’importanza emotiva dell’esperienza e la frequenza delle interazioni. Gli studi suggeriscono che i quattro zampe sono in grado di ricordare esperienze, persone e luoghi per tutta la vita, soprattutto quando sono legati a emozioni forti. A sua dimostrazione, i cani che hanno subito traumi o abusi durante l’infanzia possono conservare ricordi negativi che influenzano il loro comportamento per tutta la vita.

Anche i cani perdono la memoria

Come gli esseri umani, anche i quattro zampe possono sperimentare un declino cognitivo con l’età. Questa condizione, nota come disfunzione cognitiva canina (CCD), può portare a una riduzione della capacità di ricordare e a una serie di comportamenti alterati come disorientamento, cambiamenti nelle relazioni e ansia. I sintomi della CCD possono includere cambiamenti nel ciclo sonno-veglia, difficoltà a riconoscere persone o luoghi familiari e comportamenti ripetitivi.

Prevenire o ritardare il declino cognitivo è possibile attraverso stimolazioni psicofisiche quotidiane. Attività come passeggiate e giochi di attivazione mentale non solo mantengono il cane fisicamente attivo, ma stimolano anche la sua mente, aiutando a preservare la memoria a lungo termine.

Foto: IPA

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