Lasci il cane legato fuori dal negozio? In Spagna rischi una multa fino a 10mila euro
Dopo l’entrata in vigore del nuovo provvedimento, arrivano le prime sanzioni. La nuova legge di tutela degli animali vieta anche la vendita nei negozi e rende obbligatoria la sterilizzazione dei gatti a meno che non abbiano un permesso di riproduzione.
di Redazione
Giro di vite in favore del benessere degli animali in Spagna. E non solo a parole. Lo ha ben compreso una giovane donna di Vigo, città sulla costa nord-occidentale del Paese, che ha lasciato legato il suo dalmata davanti a una farmacia mentre lei entrava «per qualche minuto per comprare delle solette». Quando è uscita dal negozio, la polizia locale l’aspettava per infliggerle una multa di 500 euro. Importo ridotto del 50 per cento in caso di pagamento immediato.
È un provvedimento, quello della sanzione che può arrivare nei casi più gravi anche fino a 10mila euro, contenuto nella nuova legge sul benessere degli animali. Tre le novità lo stop alla vendita di cani, gatti e furetti nei negozi; l’obbligo di sterilizzazione dei gatti a meno che non abbiano un permesso di riproduzione, e il divieto di lasciare il cane legato fuori dal supermercato.
La norma riguarda nello specifico il divieto di lasciare gli animali domestici “legati o liberi di vagare per spazi pubblici senza la supervisione” del proprietario o di una persona responsabile. Multe anche per chi lascia gli animali domestici incustoditi per più di tre giorni (24 ore nel caso dei cani). La detenzione abituale di cani e gatti “su terrazzi, balconi, tetti, ripostigli, scantinati, patii e simili o all’interno di veicoli”, o permanentemente legati, è vietata. Anche in questo caso, le multe per la violazione di queste disposizioni possono essere significative.
La legge obbligherà i proprietari di cani a seguire un corso su come accudire i propri animali e a stipulare un’assicurazione contro terzi. Queste clausole però non entreranno in vigore finché in Spagna non saranno stilati regolamenti attuativi. Mentre ovviamente la prima parte di sanzioni, come dimostra il caso di Vigo, è già pienamente operativa.
(Foto d’apertura: IPA)
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