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Boris, il cane rimasto “solo” viene adottato dalla città. E assunto dal Comune    

Tra i suoi incarichi ce ne sono due davvero importanti: fare la guardia al patrimonio pubblico e sostenere con le sue coccole i consiglieri e i dipendenti dell’amministrazione.

di Alessio Pagani

Era rimasto solo. Destinato a un canile. Nonostante gli appelli del suo ex proprietario, impossibilitato a tenerlo con sé, perché qualcuno si facesse avanti. E quanto tutto sembrava ormai scontato è arrivata la svolta. Che ha permesso a questo cane, un mix di shar pei di tre anni, di trovare una sorta di famiglia allargata grande quanto tutto il consiglio municipale di Baguim do Monte, realtà decentrata del comune portoghese di Gondomar.     

Tutto è iniziato quando qualche settimana fa il suo proprietario ha chiesto aiuto al consiglio per dare Boris in adozione, poiché «il proprietario della nuova casa dove avrebbe vissuto non ammetteva animali domestici», ha spiegato il segretario del governo locale, Marco Teixeira, alla stampa. Hanno chiesto sui social se qualcuno volesse adottarlo mentre gli impiegati si prendevano cura di lui a turno, anche se non è passato molto tempo prima che questo animale stupisse tutti con la sua dolcezza, guadagnandosi un’adozione allargata.

Con tanto di “contratto pubblico” a tempo indeterminato che lo mette al riparo anche da eventuali cambi di amministrazione. Contratto firmato, con la zampa, dallo stesso Boris nei giorni scorsi. «È buono, affettuoso, ama i bambini, è super amichevole, non abbiamo lamentele».  ha detto Teixeira, che ha aggiunto che Boris è «molto, molto, molto pulito».     

Nel contratto, Boris si impegna a svolgere «funzioni di guardiano, proteggere i beni del consiglio, dare amore e affetto a tutti i funzionari e ai suoi abitanti». D’altra parte, il municipio gli darà «assistenza veterinaria, cibo, divertimento, amore e affetto».     

Oltre ad aver garantito un futuro a questo cane, l’organismo amministrativo distrettuale cerca con questa decisione di incoraggiare l’adozione di animali domestici e invita altri enti a fare lo stesso. «Spero che tutte le organizzazioni pubbliche e private che dispongono di uno spazio con la possibilità di adottare un animale, sia esso un cane o un gatto, lo facciano», ha detto Teixeira, che vede più benefici che spese in questa scommessa.    

Il cane, che sui suoi documenti ufficiali si è visto aggiungere al nome Boris anche Baguim, proprio per sottolineare l’appartenenza alla località portoghese, sarà così legato indissolubilmente all’amministrazione. «Tra due anni ci saranno le elezioni», hanno concluso dal municipio, «e poi ce ne saranno altre, ma Boris resterà qui per tutta la sua vita».     

(Foto d’apertura: Facebook/Junta de Freguesia de Baguim do Monte)

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