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Belle, la cagnolona che ha assistito la proprietaria in sala parto 

È successo nel Regno Unito, all’ospedale Milton Keynes. I sanitari hanno permesso alla quattrozampe di essere accanto alla donna autistica per supportarla durante tutte le fasi del travaglio.

di Alessio Pagani

Le è sempre rimasta vicino. Da quando, due anni orsono, è entrata nella sua vita, non l’ha persa di vista praticamente mai. Perché il lavoro della staffordshire bull terrier Belle è questo: è stata addestrata dalla sua proprietaria, l’inglese Amee Tomkins, per essere un cane da assistenza, e per aiutarla ad affrontare il suo autismo, l’ansia e gli attacchi di panico. 

E così, dopo aver ricevuto uno speciale permesso, Belle è diventata il primo cane che ha assistito la sua padrona in sala parto nel Regno Unito. In un momento delicato come l’attesa del parto, infatti, la sua compagna umana aveva bisogno di lei e i medici e il personale sanitario avevano la necessità che la donna fosse il più rilassata possibile. Così ci ha pensato Belle. Che ha portato avanti il suo lavoro senza rendersi conto di essere entrata nella storia. 

Del resto, fin da quando Amee è rimasta incinta la cagnolina si è trasformata in un’assistente. «Mi aiuta in tanti modi, ma soprattutto è in grado di percepire quando sto per avere un attacco di panico e se sono in un luogo chiuso mi guida verso l’uscita più vicina. Preme i pulsanti degli ascensori e tiene persino la mia carta di credito contro la macchinetta per pagare le cose quando facciamo la spesa», ha raccontato la padrona. «Fondamentalmente, senza di lei, sarei troppo ansiosa per uscire di casa. Resterei chiusa nella mia abitazione».    

Proprio per questo, prima del parto Belle ha accompagnato Amee ad ogni visita di controllo, ad ogni ecografia. E quando verso la fine della gravidanza la donna ha sviluppato una pancreatite, i medici hanno deciso di favorire la presenza della cagnolona, inquadrandola come una terapia da aggiungere ai normali trattamenti clinici. «Sembrava anche diventata capace di distinguere il battito cardiaco del bambino. Ha persino imparato a riconoscerlo dal mio».   

Viste le complicanze, i medici hanno deciso di optare per il taglio cesareo. «A Belle è stato permesso di stare con me prima dell’intervento e ci è stata data la nostra stanza in modo che potesse rimanere con me e il bambino anche dopo. Ne sono stata davvero felice. Semplicemente non avrei potuto farlo senza di lei». E ora che tutto è andato per il meglio, la cagnolona, premiata con il riconoscimento Pet of the Year 2023 del Regno Unito, si è trasformata anche in una bravissima baby sitter.   

(Foto d’apertura: Facebook/Ames Tomkins)

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