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Basta cani alla catena, in Trentino è entrata in vigore la legge

La norma prevede sanzioni da 400 a 800 euro per chi tiene il cane legato. Ci sono però delle eccezioni, approvate nei giorni scorsi.

di Redazione

In Trentino chi tiene il cane o un altro animale d’affezione alla catena può ricevere una multa dai 400 agli 800 euro. Come già avviene in altre regioni d’Italia, infatti, anche lì è vietato, dal 1 luglio, tenere il cane legato.  

Esistono però delle eccezioni che sono state comunicate parallelamente all’entrata in vigore del divieto. La delibera, presentata in commissione dall’assessora alla Salute, Stefani Segnana – si legge in una nota del Consiglio provinciale – dà la possibilità di tenere legati, per ragioni urgenti e temporanee, «i cani impiegati per la difesa degli animali domestici nei casi in cui ci siano rischi per le persone; quelli impiegati nelle attività d’istruzione tecnica; che partecipano a manifestazioni, esposizioni o rassegne cinofile; agli sport cinofili». Inoltre, i cani di soccorso, in dotazione delle forze dell’ordine, esercito e Vigili del fuoco.  

Si possono legare, per non più di un mese, i cani nel caso di interventi di manutenzione dei centri di custodia e, infine, per assicurare l’incolumità delle persone. I criteri contenuti nella delibera, inoltre – si legge ancora nella nota – stabiliscono che «gli strumenti di contenzione devono essere adatti alla taglia del cane e permetterne l’accesso all’acqua, al cibo e al riparo», e che la catena abbia una lunghezza tale da permettere all’animale di muoversi, girarsi e sdraiarsi senza difficoltà. L’assessora Segnana ha affermato che la delibera è stata condivisa sia dalla Federazione allevatori che dall’Associazione animali d’affezione. 

(Foto d’apertura: IPA)

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