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Adottare animali a distanza? Ecco come funziona

Con un supporto economico è possibile aiutare rifugi e associazioni. Non solo cani ai gatti, si possono salvare anche animali selvatici.

di Lorenzo Sangermano

L’adozione di un cane non è l’unica strada per dimostrare amore verso gli animali. Per chi è interessato ma non sa come fare, c’è la possibilità di uno step intermedio, cioè l’adozione a distanza. Attraverso questa pratica, infatti, è possibile supportare e finanziare un rifugio.

L’adozione consiste in un contributo, il più delle volte mensile, diretto a una specifica associazione o rifugio in nome dell’animale adottato. Naturalmente vanno selezionate associazioni di comprovata serietà, o di fiducia. Il centro a cui è destinata la somma la utilizza poi per svolgere ogni compito necessario alla salute dell’animale, dall’acquisto del cibo a ogni genere di trattamento sanitario, o alla gestione della struttura e dei suoi spazi. Infatti è possibile fare donazioni per la ristrutturazione del box del proprio animale o per la creazione di spazi di gioco. 

Le associazioni che permettono l’adozione a distanza gestiscono spesso sui propri siti web sezioni dedicate. Al loro interno, è possibile osservare gli animali da adottare e scegliere a quale di loro devolvere la propria donazione. Una volta compiuto il procedimento, l’organizzazione rilascia un certificato di adozione, completo della foto dell’animale.

La questione non è però solo canina. Infatti l’adozione a distanza è frequente anche per i gatti, sia che si trovino in gattili o in colonie feline. E Lo spettro si allarga ancora di più, fino a permettere il supporto di animali di santuari, come mucche o alpaca, e di centri di cura visitati da ogni forma di animale selvatico.

(Foto d’apertura: IPA)

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