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A Torino c’è un corso per chi ama i cani che fa anche del bene!

Si tiene a Le Rosine, Polo culturale all’interno di un istituto secolare di grande pregio. Una parte dei proventi del corso viene utilizzata a sostegno delle donne in difficoltà, con colloqui con una psicologa e appuntamenti per le neo mamme. Tutto gratuito.

di Redazione
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C’è un luogo, a Torino, che merita di essere conosciuto. O riscoperto. Perché ha una bellissima storia di solidarietà e valore sociale, ma anche perché ora propone un corso molto speciale dedicato agli amanti e ai proprietari dei quattrozampe. Si intitola “Comprendere il cane e imparare il suo linguaggio”, consta di cinque incontri di due ore ciascuno, è tenuto da professioniste e soprattutto… fa del bene!
Siamo a Le Rosine, nel cuore della città, un istituto secolare di grande prestigio tutelato dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali, dentro al quale è stato aperto un Polo artistico e culturale.
La direttrice artistica è Sara D’Amario, attrice che tutti conoscete per molte sue interpretazioni. Solo per citare alcuni lavori, ricordiamo per la Tv “Distretto di Polizia” e “Cento vetrine”, ma anche “La banda dei Babbi Natale” al cinema con Aldo, Giovanni e Giacomo.

Petme l’ha intervistata per farsi raccontare perché il corso incentrato sui quattrozampe che ha organizzato a Le Rosine è così particolare.

“I cani non solo animali da compagnia, ma compagni di vita. Per la simpatia, la compagnia e l’affetto che ci regalano, hanno un ruolo di primo piano nelle nostre vite. Che siano parte delle famiglie è una grande verità. Per questo vogliamo offrire strumenti in più a chi vive insieme a un cane, perché il rapporto con il quattrozampe sia sempre più profondo e consapevole. Tocca a noi imparare quale sia il loro linguaggio, per farli stare bene in nostra compagnia. Mettiamo il benessere degli animali al primo posto, per questo è nato il corso”.
Il vostro corso si distingue però per una finalità particolare: di cosa si tratta?
“Contribuisce a finanziare iniziative per le donne in difficoltà. Il corso è aperto al pubblico, a pagamento, anche se il prezzo non è particolarmente elevato. Il denaro delle iscrizioni, tolte le spese fisse come il compenso per gli insegnati o la pulizia dei locali utilizzati, è impiegato a sostenere ragazze e donne bisognose di aiuto o di supporto. E’ il meccanismo di tutti i corsi che proponiamo qui, che sono davvero tanti: cucito, lingue straniere, calligrafia, difesa personale, recitazione, pittura…  
Chi è interessato può andare sul nostro sito: troverà anche i recapiti telefonici per chiamarci direttamente”
La solidarietà verso le donne bisognose muoveva la fondatrice dell’ordine de Le Rosine, Rosa Govone, già nel 1700.
“Fu una donna incredibile, antesignana due secoli e mezzo fa dei capisaldi della valorizzazione della donna nella società. Sì, accoglieva ragazze in difficoltà, o dal difficile passato, e non solo dava loro una casa, ma insegnava loro un lavoro. Oggi il nostro Polo, voluto dal direttore generale dell’Istituto, Massimo Striglia, ne raccoglie l’eredità e lavora in questo senso”.

per interno

L’attrice Sara D’Amario è anche la direttrice artistica del Polo culturale de Le Rosine.

Quali sono le iniziative gratuite riservate alle donne?
“Offriamo un punto di ascolto per chi è in difficoltà, qualunque tipo di difficoltà. Abbiamo colloqui gratuiti individuali con una psicoterapeuta che da anni si occupa in particolare di abusi: tutte le donne possono accedervi. 
“E poi il venerdì mattina le madri in attesa e le neo mamme possono partecipare al Cerchio delle mamme, un altro servizio gratuito che riusciamo a offrire grazie a una parte dei proventi dei corsi. Con l’aiuto di psicologhe perinatali e doule, figure indispensabili che assistono le donne prima e dopo il parto. Chi viene da noi intanto non sta da sola, e poi trova aiuto, conforto, sostegno”.
A tutto questo contribuiscono anche i pet lovers che si iscrivono al vostro corso “Comprendere il cane e imparare il suo linguaggio“.
“Certamente. In questo caso è l’amore per gli animali a darci una mano a seguire le donne che hanno bisogno di sostegno.
“Il programma è fitto e interessante. Trattiamo la comunicazione e l’educazione del cane attraverso il gioco, e anche il linguaggio del cane in tutte le sue espressioni, dalla comunicazione posturale, chimica, olfattiva, uditiva, alle marcature, ai segnali di calma, alle reazioni fisiologiche. E poi i problemi comportamentali, la nostra responsabilità con loro e per loro… Si alterneranno esperti qualificati: abbiamo anche una psicologa clinica che si occupa di progetti di interventi assistiti con animali e un’addestratrice cinofila che ben conosce le terapie eseguite con l’aiuto dei quattrozampe”.

Foto: per gentile concessione di Sara D’Amario.

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