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Marley, il “supercane” cieco con tanta voglia di vivere

Il pastore tedesco vive in provincia di Pisa con la sua famiglia adottiva ed è una vera star del web. Su Facebook “racconta” ogni giorno, ai suoi 120 mila follower, la sua vita normalissima nonostante la cecità.

di Redazione

Marley è un pastore tedesco cieco di quattro anni. Quando aveva solo tre mesi è stato abbandonato in un canile di Valenzano, in provincia di Bari, a causa della sua disabilità. Dopo quattro mesi di appelli di adozione e nessuna richiesta, Marley è finalmente riuscito a trovare una famiglia: è stato adottato da Carlotta Nelli e Marco Chimenti, una coppia della provincia di Pisa. 

La cecità di Marley non è affatto un limite, anzi l’ha reso un vero “supercane”. Noi abbiamo intervistato Carlotta, la sua padrona, che ci ha raccontato la storia di questo bellissimo pastore tedesco. 

Com’è stato l’arrivo di Marley nella vostra vita?

«Abbiamo adottato Marley quando aveva circa sei o sette mesi, nel 2019. Abbiamo letto un appello su Facebook e ci siamo subito innamorati. Avevamo da poco perso Claus, un pastore tedesco che avevamo adottato dal canile del nostro paese, dove viveva da tredici anni. Dopo un mese dalla sua scomparsa, è entrato Marley nella nostra vita. Quando mi è comparso l’appello online non ho pensato minimamente che la cecità fosse un problema, perché era così bello e così amorevole che la disabilità era soltanto un dettaglio». 

Perché avete definito Marley un “supercane” e qual è il suo carattere? 

«Se da piccolo era un tontolone, adesso Marley è uno tsunami di energia. Penso che sia uno dei cani più felici che conosco. Ha una grandissima voglia di vivere, giocare e scoprire il mondo. È esuberante dalla mattina alla sera, è un cane che ti mette tanta allegria. La prima caratteristica che noti di lui non è la cecità, ma l’allegria. Lo abbiamo definito un “supercane” perché chi non lo sa non si accorge della sua disabilità. Sicuramente ci sono tanti supercani come lui, se solo si desse loro la possibilità di avere una vita e una famiglia con cui crescere; sono sicura che di supercani lì fuori ce ne sono tantissimi. Sono le persone che si pongono limiti pensano che un cane disabile non possa fare tante cose, ma in realtà non è così. Noi trattiamo Marley come un quattrozampe normalissimo, logicamente con i dovuti accorgimenti, perché si comporta come tutti gli altri cani: va in giro senza guinzaglio, corre, gioca con la palla, salta i fossati, viene in barca, fa i tuffi in mare…  Tante volte il limite è nella nostra testa, ci mettiamo paletti, ma la cecità non è affatto un problema. Anzi, Marley ha fatto del suo handicap un punto di forza: ha sviluppato così tanto l’udito e l’olfatto che vive benissimo così». 

Marley su Facebook conta quasi 120 mila follower, come ha fatto a diventare una star dei social?

«Ho aperto una pagina su Facebook perché avevo visto che c’era un altro cane disabile del quale pubblicavano spesso video e foto. Allora ho pensato di farlo anche con Marley, perché volevo dimostrare alle persone che anche un cane cieco può condurre una vita non problematica e felice. Noi pubblichiamo la nostra vita quotidiana, quello che Marley fa durante il giorno. Hanno iniziato a seguirci in tantissimi, il bello è che molte persone ci contattano e ci dicono: “Ci hai dato la forza e il coraggio di adottare un cane disabile” e questa è la nostra più grande soddisfazione, ci riempie il cuore, perché è proprio lo scopo della nostra pagina».

Che consiglio dai a chi ha paura di adottare un cane disabile?

«Io consiglio di adottarlo senza pensarci due volte, aprendo le porte di casa e del cuore. È più l’esempio che loro danno a noi di quello che noi diamo a loro. Marley mi ha insegnato una grande verità nella vita: essere felici con ciò che si ha, non pensando a ciò che si è perso. Capita che la mattina mi svegli ogni tanto di cattivo umore e lo guardo, così felice nonostante non riesca a vedere, e questo è un grande insegnamento. Se lui trova un ostacolo e non riesce a superarlo, ci prova così tante volte finché ce la fa: da lui ho imparato a non arrendermi mai, ci sta regalando ogni giorno una grande lezione». 

(Foto: Carlotta Nelli)

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