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La prima domesticazione del cane potrebbe essere avvenuta in Asia

Dal DNA degli antichi lupi arrivano indizi su come abbia avuto inizio il processo che ha portato alla nascita del rapporto tra uomo e quattro zampe.

di Alessio Pagani

Ricerche e similitudini, utili a collocare il luogo dove iniziò la domesticazione del lupo che portò poi al cane. Che questo sia avvenuto è ormai una certezza, dove però è soltanto ipotizzabile. I risultati di uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati del Francis Crick Institute e di istituti di ricerca di 16 Paesi, che hanno sequenziato 66 antichi genomi di lupi confrontando i risultati con le informazioni contenute in letteratura, ci aiutano a circoscrivere l’area a quella che un tempo era l’Eurasia orientale. Questo perché i nostri cani risultano geneticamente più simili ai lupi dell’antica Asia orientale rispetto agli esemplari europei. Il team di cerca, composto da ben 81 professionisti, ha così ricostruito la mappa degli antenati dei lupi e grazie a un software ha confrontato i DNA ottenuti per arrivare a comporre una sorta di linea genealogica. Dall’indagine è emerso che proprio l’Eurasia orientale potrebbe essere il teatro più probabile in cui il rapporto che lega esseri umani e canidi ha avuto inizio. Secondo le teorie più accreditate, durante l’ultima era glaciale i lupi grigi iniziarono ad avvicinarsi agli insediamenti umani nella speranza di ottenere cibo e poi, nel tempo, questi contatti avrebbero portato gli esemplari geneticamente più docili alla sopravvivenza tra le comunità umane. Appurata la macroarea di contatto tra lupi e umani resta però da decifrare la zona precisa. Su questo, lo studio non si sbilancia. «Nonostante sia emersa una correlazione più stretta tra i cani moderni e i lupi antichi dell’Asia orientale», chiariscono gli scienziati, «non sono stati individuati dati certi sul luogo di origine dell’addomesticamento».

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