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Contraccettivi agli animali selvatici per evitare gli abbattimenti

Al via la sperimentazione del farmaco Gonacon. OIPA: «Bene l’alternativa a caccia ed eutanasia, ma si rispetti il benessere animale».

di Alessio Pagani

Con il decreto del Ministero della Salute, stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha preso il via la sperimentazione di metodi contraccettivi per contenere il numero di esemplari della fauna selvatica qualora siano in eccesso. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). Dunque per i problemi di “sovrannumero” di cinghiali, nutrie, scoiattoli e altri esemplari di specie di fatto invasive, anche in Italia, potranno essere affrontate senza abbattimenti. Si potrà sperimentare, infatti, il vaccino immuno-contraccettivo Gonacon, messo a punto negli Stati Uniti dove è registrato come contraccettivo per cavalli (Equus caballus), asini selvatici (Equus africanus) e cervi dalla coda bianca (Odocoileus virginianus).  

«Si tratta di un farmaco che non risulta ancora autorizzato né in Italia né in alcun altro Stato membro dell’Unione europea e attendiamo di conoscere quale siano i progetti approvati, presentati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana e dall’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Auspichiamo che si tratti di una sperimentazione che tenga conto del benessere animale e che giunga a essere utile per evitare di risolvere il “problema del sovrannumero” con la caccia o l’eutanasia, come sinora fatto».  

(Foto: IPA)

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