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Addio a Proteo, il cane da soccorso morto in Turchia

Membro dell’unità di ricerca della Difesa messicana è stato coinvolto nel crollo di un edificio che stava perlustrando alla ricerca di possibili superstiti. Salutato dai suoi compagni, è stato celebrato come un eroe.

di Alessio Pagani

Ha perso la vita per salvarne altre. Ucciso per le lesioni riportate nel crollo di un edificio che stava perlustrando alla ricerca di possibili superstiti. È morto così Proteo, il cane da ricerca e soccorso della Segreteria della Difesa Messicana, impegnato nelle operazioni di salvataggio dopo il tremendo terremoto che ha colpito la Turchia il 6 febbraio. Era uno dei 16 cani specializzata negli interventi in caso di calamità naturali, inviati dal Messico. Quattrozampe fondamentali in questo tipo di lavoro. Lui, purtroppo, è morto “in azione”, come ha annunciato nelle scorse ore il ministero della Difesa messicano. «Grazie Proteo per il tuo lavoro eroico, hai compiuto la missione dell’esercito messicano», ha affermato il ministero in un comunicato. «I membri dell’Esercito e dell’Aeronautica messicani si rammaricano profondamente per la perdita del nostro grande compagno, il cane Proteo: hai compiuto la tua missione come membro della delegazione messicana nella ricerca e nel salvataggio dei nostri fratelli in Turchia», prosegue la nota. «Siamo orgogliosi di te».

Stando a quando ricostruito finora, proprio a questo pastore tedesco grigione si deve il salvataggio di «almeno due persone». «Voglio dirti che sono fiero di te perché sei sempre stato un cane forte e laborioso, che non si è mai dato per vinto», ha dichiarato in lacrime il suo conduttore. «Ora non mi resta che ringraziarti per avermi portato fin qui, purtroppo non potrai tornare con me. Ti ricorderò sempre. Spero che tutto il Messico non ti dimentichi mai».

Nelle scorse ore, poi, tutto il team di ricerca messicano si è riunito per rendere omaggio al cane da salvataggio in una toccante cerimonia tenutasi nella città di Adiyaman, dove il quattrozampe e i suoi colleghi hanno operato.

(Foto d’apertura: @SEDENAmx)

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