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L’amore sconfinato di Delon per i cani: ne ha avuti 45, sarà sepolto con loro

L’indimenticabile attore era un sostenitore fervente dei diritti degli animali e aveva una passione per i cani. Da dieci anni aveva adottato un pastore belga, Loubo: “Questo è il mio cane alla fine della mia vita. Lo amo come un bambino. Ho avuto moltissimi cani, ma con lui ho un rapporto speciale”, disse. Tra le sue volontà c’è quella di rimanere nella sua tenuta, nella cappella costruita nel giardino dove giacciono tutti i suoi cani

di Redazione
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A dare l’addio ad Alain Delon, star di livello mondiale e seduttore senza pari, è stato Loubo, il suo pastore belga Malinois, che ha “firmato” un comunicato stampa insieme ai figli dell’attore. “Alain Fabien, Anouchka, Anthony e il suo cane Loubo sono profondamente addolorati nell’annunciare la morte del loro padre: si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia”.

Potrebbe sembrare molto curioso che a un lutto partecipi pubblicamente anche un cane, ma no, non nel caso di Delon: perché Loubo era davvero come un figlio per lui, il compagno fedele e inseparabile degli ultimi anni difficili. L’ultimo di una infinita serie di cani che il protagonista de “Il Gattopardo” ha amato appassionatamente e dai quali non si è voluto separare nemmeno dopo la loro morte: tutti sono infatti stati sepolti in un angolo del giardino della sua tenuta di Douchy, nella regione del Loiret, a due ore da Parigi. E tutti vuol dire 45, con i quali ha diviso il cuore e la casa da sempre: “Chi racconta di me senza parlare dei mie cani”, disse una volta l’attore,  “perde qualcosa di essenziale”. 

Alain Delon amava i cani certamente più di ogni altro essere vivente.
Impegnato a sostenere con fervore e generosità le associazioni che si occupano di animali in difficoltà, è stato molto vicino alla Fondazione Brigitte Bardot, sua grande amica e anche lei paladina di tutti gli animali, non soltanto dei cani. Insieme hanno combattuto molte battaglie per i diritti e la protezione degli animali e per queste cause Delon ha speso la sua popolarità.
Sue queste parole, pronunciate a una presentazione proprio della Fondazione Bardot: “Penso che ci siano molte persone che dovrebbero essere messe in gabbia e animali che dovrebbero essere liberatiTrovo che i cani e gli animali in generale abbiano tutte le qualità dell’uomo, ma senza i difetti”.

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Alain Delon, scomparso il 18 agosto a 88 anni, con il suo adorato Loubo. Foto: @alaindelondaily_


Dal 2019, quando fu colpito da un ictus, Delon si era ritirato a Douchy insieme a Loubo, che aveva adottato 4 anni prima. Intervistato dal settimanale francese “Paris Match”, l’attore presentò così l’animale alla stampa: “Questo è il mio cane alla fine della mia vita, un pastore belga che amo come un bambino. Il suo nome è Loubo. Mi manca quando non sono con lui. Se dovesse morire prima di me, come spero, non ne prenderò un altro. Ho avuto cinquanta cani nella mia vita, ma con questo ho un rapporto speciale. Mi infastidisce perché non vuole salire le scale, quindi non dormo con lui, ma questo succederà. Ha un carattere irascibile e non piace a tutti”.

Proprio Loubo dall’estate scorsa è stato al centro di una triste battaglia familiare fra i tre figli dell’attore, malato da tempo, e la sua ultima compagna-dama di compagnia Hiromi Rollin. Gli eredi dell’attore erano in grave lite con la donna, che avrebbe anche maltrattato Loubo in modo inaccettabile.
E addirittura Delon avrebbe un giorno telefonato al primogenito Anthony in preda alla disperazione più profonda, perché il suo adorato cane era stato portato in un canile contro la sua volontà.

All’inizio di luglio, giusto un mese e mezzo prima di spegnersi, Delon aveva finalmente potuto riabbracciare il suo cane, che era stato riportato a Douchy.
Tra le volontà dell’attore c’è quella di essere sepolto proprio in questa tenuta, nella cappella vicino a dove riposano i suoi cani. Nel 2013 dichiarò al quotidiano britannico “The Independent”: “Qui ci sono 45 cani e le coppie sono sempre sepolte insieme. Sarò sepolto qui… Per me è il massimo del lusso. No, non c’è niente di più bello che qui”.

Foto: @alaindelondaily_

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