In condizioni mai viste: 48 cani maltrattati erano reclusi in un appartamento! Il video
Durante l’esecuzione di uno sfratto nel quartiere Queens di New York, gli agenti di Polizia hanno trovato 48 cani stipati all’inverosimile all’interno dell’abitazione. Gli esemplari sono stati subito trasferiti all’Animal Care Centers per ricevere le cure necessarie, ma alcuni di loro erano in condizioni fisiche disperate. Le autorità hanno arrestato l’uomo proprietario dei quattrozampe, sul quale pendono ora 48 capi d’accusa
di Lorenzo Sangermano
A Rego Park, nel quartiere newyorkese del Queens, le autorità hanno fatto irruzione in un appartamento trovando circa 50 cani di razza Belgian Malinois e meticci di Pastore Tedesco ammassati in condizioni igienico-sanitarie definite “tra le più estreme mai viste”. L’intervento, avvenuto in seguito allo sfratto del proprietario, ha permesso agli agenti di scoprire una gravissima situazione di maltrattamenti.
L’allarme è scattato quando gli ufficiali giudiziari, incaricati di eseguire lo sfratto di un uomo di 37 anni, hanno intuito la presenza di un numero elevato di animali all’interno dell’abitazione, situata al settimo piano di un condominio. I forti odori che provenivano dall’appartamento e le incredibili segnalazioni dei vicini riguardanti frequenti lanci di escrementi dal balcone avevano già allertato le autorità.
Una volta entrati, gli operatori dell’Animal Care Centers of NYC (ACC) e dell’ASPCA (American Society for the Prevention of Cruelty to Animals) si sono trovati di fronte a una scena impossibile da immaginare. Decine di cani di ogni età, cuccioli e adulti, vivevano in un ambiente a dir poco insalubre, stipati in ogni angolo disponibile. Alcuni erano addirittura rinchiusi in armadi e ripostigli, altri ammassati in piccoli spazi dietro i mobili, privati di luce solare e aria fresca.

loro occhi disperati. Foto: Facebook / Carol Aulick
Secondo l’ACC, molti dei cani non avevano mai usciti dall’appartamento. “Non hanno mai toccato l’erba, mai camminato al guinzaglio né incontrato una persona estranea,” ha spiegato la dottoressa Biana Tamimi, direttrice di medicina veterinaria del centro.
Il ritrovamento ha richiesto due giorni di lavoro per trasferire tutti i cani in sicurezza presso diverse strutture dell’ACC. Una volta visitati, purtroppo 3 dei 48 esemplari vittime di violenza hanno dovuto essere soppressi a causa delle loro gravissime condizioni di salute. Tutti gli altri sono stati invece presi in carico da team veterinari e comportamentali, che li stanno seguendo per stabilizzarne le condizioni fisiche e psicologiche.

che si prende cura di lui. Foto: da video, Facebook / Animal Care Centers of NYC (ACC)
“Non abbiamo mai visto i cani, ma si sentiva continuamente abbaiare,” ha raccontato una inquilina del palazzo. “Pensavamo ci fossero due, forse tre cani. Nessuno avrebbe mai immaginato che lì dentro ce ne fossero prigionieri invece quasi cinquanta.”
Il proprietario degli animali è stato arrestato e dovrà rispondere a 48 capi d’accusa per crudeltà aggravata verso gli animali e negligenza. Secondo le prime indagini, l’uomo lavorava nell’ambito della sicurezza aeroportuale e uno dei cani era stato inizialmente addestrato come animale per la rilevazione di esplosivi. Nel corso degli anni, il numero degli animali detenuti dall’uomo è però cresciuto in modo esponenziale, fuori controllo, portando alla drammatica situazione attuale.
Attualmente i cani salvati non sono ancora disponibili per l’adozione. Come spiegato dall’ACC, la priorità è garantire loro le cure mediche e comportamentali necessarie per riprendersi dalle terribili condizioni in cui sono hanno vissuto. La maggior parte degli animali è estremamente spaventata da qualsiasi nuovo stimolo. “Ogni suono, ogni interazione umana è per loro travolgente,” ha spiegato la dottoressa Tamimi.
Questa emergenza ha messo a dura prova le risorse dell’Animal Care Centers of NYC, i cui rifugi erano già vicini alla saturazione. Jessica Vacarro, direttrice del collocamento dell’ACC, ha lanciato un appello alla comunità: “Con la nostra popolazione canina quasi triplicata solo nel Queens, abbiamo un disperato bisogno di trovare sistemazioni per gli ulteriori 175 cani già in cura nel Queens e per i 165 cani attualmente in attesa di una casa nei nostri centri di Manhattan e Staten Island.”
Nel tentativo di liberare spazio e trovare nuove famiglie per gli animali già presenti nei rifugi, l’ACC ha temporaneamente sospeso le tariffe di adozione in vigore per i cani di peso superiore ai 18 chili.
Nonostante la gravità del caso, i volontari e gli operatori del centro mantengono un atteggiamento di speranza. “Abbiamo già visto i primi segnali positivi,” ha dichiarato la dottoressa Tamimi. “Siamo finalmente riusciti a fare uscire alcuni dei cani e a far loro toccare l’erba con le zampe. Per loro è tutto nuovo e stanno iniziando a esplorare, anche se sono ancora molto impauriti e diffidenti”.
Cosa abbiamo passato quei poveri 48 cani stipati negli angoli e negli armadi di un appartamento tenuto in condizioni invivibili, non si può nemmeno immaginare. Non ci riescono nemmeno i soccorritori, che sono abituati a situazioni anche gravi, ma mai così estreme. Con i cani salvati, sopravvive la fiducia di ridare loro presto una vita degna, dopo tanto orrore.
In apertura: l’incredibile branco di cani reclusi cerca di fuggire dall’appartamento dove sono entrati i soccorritori.
Foto: Facebook / Animal Care Centers of NYC (ACC) e Instagram – lendapawinc
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