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Ecco perché il gatto “soffia”

Non di rado i mici soffiano: emettono aria dalla bocca facendo uno strano sibilo. Dietro a questo atteggiamento c’è sempre un disagio dell’animale: stress, paura, diffidenza possono essere i motivi. Ma attenzione: a volte con il soffio vuole dirci che ha dolore in una parte del corpo.

di Redazione
apertura e per Instagram

Se hai un gatto in famiglia, saprai bene che a volte emette un curioso soffio, una specie di sibilo in parte simile a quello che fanno i serpenti. Spesso, mentre soffia inarca anche la schiena, o abbassa le orecchie, oppure gli si rizza il pelo. 

I motivi sono molteplici, ma è bene tenere presenti subito due aspetti:
– il soffio del gatto è sempre indice di disagio o di stress. Dunque va ricercata la causa di questo suo stato, che non sarà poi così difficile da trovare.
– il gatto non è un animale completamente addomesticato. Sì, anche il vostro con il quale convivete da anni e che conoscete benissimo. Tutti i mici conservano per sempre, infatti, alcune caratteristiche tipiche dei felini, la specie cui appartengono, e in certe situazioni le esprimono di più.
A prescindere dalla confidenza che vi ha concesso, resta un animale dall’indole certamente solitaria, al quale piace stare spesso da solo. E soprattutto lasciato in pace.

Chiariti questi due punti preliminari, elenchiamo qui una serie di ragioni che scatenano il soffiare del gatto.
Soffia perché in quel momento non gli va di essere toccato, tantomeno di essere preso in braccio e coccolato. Non gli interessano le vostre buone intenzioni, vuole starsene per i fatti suoi. In presenza di bambini, che non sanno ancora bene come rapportarsi con lui e vogliono giocarci, può essere particolarmente infastidito.

Il gatto soffia perché è innervosito o spaventato da qualcosa di nuovo. Ricordate che è un animale abitudinario e tutto ciò che non conosce e che entra nel suo spazio vitale può causargli stress. Questo vale anche per un nuovo giocattolo che gli offrite, ad esempio: se vedete che soffia, posate il giocattolo lontano da lui. Sarà il micio ad avvicinarsi e a prendere confidenza con l’oggetto quando si sentirà pronto di farlo.

Nuove, per lui, sono anche le persone che non vivono sempre in casa, magari un amico che viene in visita, o un fattorino che porta un pacco: soffierà perché quell’intruso stia alla larga da lui. Non si fida, soffia per difesa e perché lo sconosciuto non gli si avvicini.
Può avere lo stesso atteggiamento quando lo portate dal veterinario: il micio soffia e mostra anche i denti, per farsi minaccioso verso ciò che considera un pericolo di cui ha paura.

Può soffiare anche se fate entrare in famiglia un altro gatto. 
Diffidente com’è per natura, e molto territoriale, è probabile che non gradisca subito la compagnia di un suo simile. In questo caso, non forzate i due mici: teneteli separati per qualche giorno, mettendo le loro lettiere in due stanze diverse e lasciando aperte le porte, così che possano “esplorare” la novità. Quando si sentiranno a proprio agio, diventeranno i migliori amici.

Il gatto soffia anche quando ha dolore in qualche parte del corpo. Fate sempre attenzione e non sottovalutate questa possibilità. Con il soffio potrebbe volervi avvertire del suo dolore fisico, o reagire a un vostro tocco proprio nel punto che gli duole.

I gatti cuccioli soffiano spesso quando giocano tra loro. Si azzuffano infatti molto vivacemente e il soffio potrebbe essere un avvertimento, del tipo “Smettila, mi stai facendo male”, rivolto a un compagno.

Infine, sappiate che sgridare il gatto perché soffia non servirà a niente. Anzi, il vostro tono di voce potrebbe innervosirlo e metterlo ancora più a disagio. Lo abbiamo detto, i gatti non sono mai del tutto addomesticati! 

Foto: IPA

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