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Come intervenire in caso di morso di vipera

Passeggiate nei boschi e in montagna possono portare a incontri ravvicinati potenzialmente pericolosi. Il veleno di questi serpenti non è di norma letale, ma può causare gravi complicazioni che richiedono un trattamento adeguato.

di Alessio Pagani

In questi giorni in cui il caldo si fa sentire moltissime persone cercano refrigerio tra i sentieri di montagne e colline. In queste passeggiate, però, è possibile incontrare anche serpenti come le vipere, e in casi fortunatamente rari, venire morsi. Il veleno di questi animali è piuttosto potente ma, normalmente, non è letale. Non sono però da escludersi gravi complicazioni che richiedono un trattamento adeguato. Le vipere si trovano in genere tra i sassi, in prossimità di siepi e arbusti. Questi rettili attaccano solo se sentono un pericolo molto vicino, la loro prima difesa in genere è la fuga. È importante dunque camminare lungo i sentieri, tastare il terreno con un bastone (i rumori spaventano i rettili e li inducono alla fuga), indossare scarpe adeguate e calzettoni e pantaloni che coprano le gambe.

Quali sono i sintomi associati al morso di vipera?

In caso si venga morsi da una vipera non è detto che questa abbia rilasciato del veleno. «Il morso è riconoscibile», sottolineano dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, alle porte di Milano, che ha messo a disposizione sul suo portale alcune schede informative, «perché saranno visibili sulla pelle due fori distanti circa un centimetro tra loro: sono i segni dei denti veleniferi; in alcune circostanze il foro è uno solo. Il morso porta con sé dolore e bruciore, si manifestano poi edema, eritema, bolle che tendono a estendersi lungo la zona colpita.

Cosa fare in caso di morso di vipera?

In primo luogo è importante mantenere la calma, l’attivazione dei meccanismi da stress facilita la diffusione dell’eventuale veleno. Sfilare subito anelli, bracciali, orologi e altri accessori, prima che la zona colpita si gonfi. Lavare la ferita con acqua corrente e disinfettare se si ha a disposizione acqua ossigenata o permanganato di potassio. Fasciare o comprimere la zona del morso (ma senza ricorrere al laccio emostatico) e recarsi al Pronto soccorso.

Cosa non fare in caso di morso di vipera?

«Non bisogna assolutamente disinfettare con alcol o soluzioni alcoliche», chiariscono dall’Humanitas. «Non tentare di rimuovere o aspirare il veleno in alcun modo e non somministrare alcolici». Attenzione anche all’uso del siero antiofidico, l’antidoto è indicato solo nel 10-20% dei pazienti morsi e ovviamente è solo il personale medico che può disporne l’utilizzo. Il siero antivipera, infatti, non sostituisce, ma eventualmente è complementare al trattamento e può essere utilizzato solo in ospedale sia per la sua somministrazione esclusivamente endovenosa sia per l’alto rischio di reazioni anafilattiche  che può provocare. Lo chiarisce anche l’Agenzia italiana del farmaco. «Oramai da anni, in emergenza non esiste alcuna indicazione all’utilizzo del siero antivipera», chiarisce l’ente competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia. «se non in casi specifici: ovvero solo se nel paziente compaiono: alterazioni dei parametri emocoagulativi, ipotensione grave o shock, sintomi gastroenterici importanti e prolungati, aritmie cardiache, dispnea e edema imponente dell’arto coinvolto. Ecco perché l’uso del siero antiofidico deve essere riservato all’ambiente ospedaliero».

(Foto: @bryan_minne)

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