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Arricchimento ambientale: una necessità per il gatto casalingo

Anche se vive da secoli a stretto contatto con l’uomo, questo animale non può essere considerato completamente addomesticato. Mantiene sempre la sua natura selvatica e la sua proverbiale riservatezza. Per questo è molto importante preparare per lui zone “private” dove possa stare solo e a suo agio: ne va del suo benessere. Ce lo spiega il veterinario, la dottoressa Francesca Garrone.

di Francesca Garrone
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Il gatto è ormai diventato uno degli animali domestici più diffusi nelle nostre case ma, malgrado viva con gli umani da secoli, ad oggi non può essere completamente considerato un animale addomesticato. 

L’arricchimento ambientale, che serve a rendere il luogo dove vive il gatto più adatto a quella che è la sua natura, è il modo migliore per soddisfare i suoi bisogni e per fargli vivere una vita serena tra le mura domestiche. 

Dovete sapere che non rispettare questa loro necessità può portare ad un profondo disagio con la conseguente comparsa di vere e proprie patologie sia fisiche, come la cistite, che mentali: sono le cosiddette patologie comportamentali. 

Una delle regole principali dell’arricchimento ambientale è che il gatto deve avere a disposizione delle aree diverse destinate ai diversi bisogni.
– il cibo e l’acqua devono essere posizionati in un luogo a parte, non di passaggio, riparato e soprattutto lontano dalla lettiera;
– se ci sono più gatti conviventi, ognuno deve avere la propria ciotola per mangiare, saranno poi loro a decidere se condividere o meno il cibo con i propri coinquilini. 

La seconda zona importante è quella del riposo.
Cucce, aperte o chiuse che siano, vanno distribuite nei posti a lui più graditi, magari anche sopra un armadio, visto quanto gli piace osservare tutto dall’alto.

Sempre tenendo in considerazione la natura predatoria e l’istinto di sopravvivenza del gatto, in casa non possono mancare giochi e nascondigli:
– indispensabili sono palline o topi da inseguire, piume e pesciolini legati con corde a mensole o mobili;
– non possono mancare tiragraffi a colonna, magari con piccoli ripiani e casette dove stazionare; 
– anche le semplici scatole vi possono essere utili. Potete sovrapporle per creare labirinti e, nascondendo all’interno dei croccantini, appagherete anche il loro istinto di cacciatore.

Insomma pensate a tanti piccoli accorgimenti per avere in casa un micio felice, che sono sicura renderà felici anche voi.

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Foto Francesca Garrone

veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.