Abbandono di animali e incidenti stradali. Attiva la campagna #AMAMIeBASTA di LNDC e Anas
Torna la campagna messa a punto per sensibilizzare contro questo gravissimo fenomeno ancora troppo presente in molte zone del nostro Paese.
di Redazione
L’obiettivo della campagna #AMAMIeBASTA è chiarissimo: ricordare il grave impatto che l’abbandono di un animale può avere su di lui, ma anche sul resto della società. Perché si tratta di una crudeltà per queste creature e al tempo stesso di una minaccia per la circolazione stradale. Per questo LNDC – Animal Protection e Anas uniscono di nuovo le forze in un’operazione di sensibilizzazione.
Siamo ormai nel cuore dell’estate e delle vacanze e questo, purtroppo, comporta sempre un incremento del traffico e, di conseguenza, un aumento del pericolo di incidenti che possono coinvolgere i tanti animali che ancora vengono purtroppo abbandonati o che vivono da randagi e quindi anche tutti gli automobilisti in viaggio sulle strade. Così la campagna #AMAMIeBASTA invita ogni persona che incontri un animale randagio o vagante che rappresenti un pericolo per la circolazione lungo la rete stradale e autostradale di Anas a informare le Forze dell’Ordine al numero unico di emergenza 112 (Forze di Polizia e Vigili del Fuoco).
Per le strade di competenza Anas, è possibile pure segnalare la presenza dell’animale al numero verde “Pronto Anas” 800.841.148. Nel caso in cui si assista direttamente all’abbandono, inoltre, è importante prendere il numero di targa del veicolo che lascia l’animale, da segnalare alle autorità per facilitare l’identificazione del responsabile. Questo gesto, infatti, non rappresenta soltanto un atto crudele e pericoloso per l’animale che lo subisce: ogni anno si registrano migliaia di incidenti stradali, spesso anche mortali, causati da animali vaganti o randagi ed è bene ricordare a tutti i cittadini che chi abbandona un animale non commette solo un reato ai danni dell’animale stesso, ma potrebbe rendersi responsabile anche di omicidio colposo. L’abbandono degli animali, in Italia, ricordano, infine, Anas e LNDC, «è punito dal Codice Penale con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro».
(Foto d’apertura: IPA)
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