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A Budapest arrivano i “bagni pubblici” per cani  

Sono speciali colonnine forate pensate per trattenere la pipì dei quattrozampe. Un sistema curioso ed efficace per favorire igiene e decoro senza penalizzare gli animali.

di Alessio Pagani

La pipì dei cani, nelle città, può diventare un problema. Specialmente quella dei maschi. Tanto che in diverse realtà, anche italiane, ai proprietari è fatto obbligo di avere sempre con sé delle bottigliette d’acqua per lavar via i bisogni del loro quattro zampe. Ora, però, dall’Ungheria – ma non solo – arriva una svolta. Più comoda e igienica.    

Nel centro di Budapest sono state installate, infatti, delle colonnine in marmo che avranno la funzione di veri e propri orinatoi per cani. «Lo scopo è quello di mantenere pulito il centro della nostra città», chiariscono gli amministratori, «unitamente all’operazione di sensibilizzazione nei confronti dei proprietari dei quattrozampe».    

Il sistema è semplice quando innovativo: lungo tutta la superficie della colonnina sono presenti alcuni fori pensati per raccogliere le deiezioni dei quattro zampe. Questo, giocoforza, non raccoglierà del tutto l’urina ma, se non altro, la concentrerà in un unico posto, quindi non sarà più necessario pulire a fondo l’intera piazza o strada, ma basterà concentrarsi sulle aree dove sono posizionate queste “aree di servizio”. 

Gli ideatori sono concordi nel dire che con un corretto posizionamento delle speciali toilette pubbliche più della metà della pipì del cane finirebbe per concentrarsi lì. Disegnate appositamente per questo scopo, con un’altezza di circa 30 centimetri, sono molto simili, agli occhi del cane, ad altri arredi urbani dove sono soliti lasciare il loro ricordino: parchimetri, idranti, alberi. Sfruttando la comunicazione canina che avviene anche attraverso la marcatura del territorio, poi, farà il resto.    

A Budapest, così, dopo un primo periodo di prova dovrebbero essere installati questi “bagni pubblici” per cani in diverse aree del centro, uno ogni 150 metri. E che il sistema sia promettente lo dimostra il fatto che sia già utilizzato in diverse grandi città della Repubblica Ceca e altri test sono in fase sperimentale in Polonia e Canada.    

(Foto d’apertura: @ksiezniczkaxena)

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