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Coniglio nano

Origini

Il coniglio nano è nato dalla selezione del coniglio selvatico (coniglio in garenna) originario dell’Europa meridionale; il suo addomesticamento è relativamente recente, risale, infatti, al XIX secolo quando fu incrociato con piccoli conigli polacchi. Ha riscosso da subito un grande successo come animale da compagnia, sia da parte dei più piccoli sia degli adulti.

Caratteristiche

Due paia di incisivi superiori (a differenza dei roditori che ne hanno solo un paio); il secondo paio, essendo rudimentale, è situato dietro al primo.
28 denti a crescita continua (2 mm alla settimana per gli incisivi superiori, 2,4 mm per gli incisivi inferiori); ciò predispone il coniglio a sviluppare delle malocclusioni in caso di scarsa usura.
Grande sensibilità allo stress che può ridurre la speranza di vita dell’animale.
Il coniglio è un erbivoro stretto che possiede un intestino cieco molto sviluppato, una sorta di sacca di fermentazione, nella quale avvengono la digestione della cellulosa e la sintesi delle vitamine (principalmente la vitamina B) e degli amminoacidi. Tutti questi elementi vengono espulsi attraverso il colon (anch’esso ben sviluppato e specializzato nella selezione delle fibre) sotto forma di escrementi molli, che l’animale ingerirà una volta fuoriusciti dall’ano per recuperare questi nutrimenti indispensabili per il suo metabolismo: questo fenomeno, chiamato ciecotrofia, si verifica principalmente di notte, momento in cui l’animale è a riposo. È bene precisare che il coniglio produce anche degli escrementi duri, vale a dire gli scarti della digestione, che non consumerà più.
La conformazione del suo apparato respiratorio (cassa toracica stretta, respirazione nasale obbligatoria) rende il coniglio molto sensibile alle affezioni respiratorie, da qui l’importanza di osservare una buona igiene della gabbia e il rispetto delle condizioni di allevamento.
Temperatura corporea: intorno a 38 °C (aumenta fino a 40 °C in caso di stress).
Peso: inferiore a 2 kg.
Durata media della vita: circa 10 anni (alcuni possono arrivare ai 15 anni).

varietà più diffuse

Ermellino o Polacco: testa molto rotonda, orecchie piccole e occhi grandi e sporgenti (detti “da rana”); pelo bianco con occhi blu o rossi (albini).
Nano colorato: mantello aguti con differenti sfumature (nere, grigie, fulve); monocromatico (nero, cioccolato, beige, grigio, fulvo ecc.); himalayano (chiaro con macchie colorate alle estremità come i gatti siamesi); bicolore con disegni: le zone colorate formano dei disegni ben precisi in certe regioni del corpo (varietà olandese, giapponese, farfalla, dalmata ecc.).
Angora nano: folta pelliccia che supera i 7 cm di lunghezza, ne esistono di svariati colori e sfumature.
Rex nano: pelliccia fitta, molto liscia, soffice e lucente. Presente in diverse colorazioni; è particolarmente apprezzato il Rex di colore castano focato.
Ariete nano: caratteristica della varietà Ariete sono le orecchie cadenti ai lati della testa e prive di movimento, il naso è arcuato e presenta una sorta di cuscinetto alla sommità del capo.
Testa di leone nano: deve il suo nome alla presenza di una criniera di lunghi peli intorno al collo e sui fianchi, simile alla criniera del leone. È presente in molti colori, di cui il principale è il crema dorato.
Cincillà nano: il mantello ricorda quello del cincillà. La pelliccia è di un colore grigio cenere, molto luminosa, con riflessi blu e sfumature nere.
Alaska nano: la conformazione corporea è molto elegante e armoniosa. Il sopraccolore è nero cupo e intenso, molto lucido sul dorso, mentre il sottopelo è blu. Il ventre è leggermente più opaco. Gli occhi sono bruni, le unghie nere.

Ambiente

I conigli patiscono molto l’essere chiusi in gabbia e questa dovrebbe essere lasciata aperta e proposta come “tana”, in cui sia lo stesso coniglio a scegliere di rifugiarsi quando lo desidera. Gabbia spaziosa e lunga (tipo 100x50x45 cm) collocata al riparo dalle correnti d’aria; la lettiera deve contenere un fondo di paglia o di fieno. La lettiera dei gatti è altamente sconsigliata in ragione dei rischi di occlusione intestinale che potrebbero insorgere in caso di ingestione; l’igiene della gabbia è fondamentale per evitare problemi respiratori: si raccomanda, quindi, di effettuare la pulizia e la disinfezione della gabbia una volta alla settimana.
Alla griglia della gabbia va appeso un abbeveratoio a biberon specifico per conigli e l’acqua va cambiata quotidianamente; la gabbia deve avere anche una rastrelliera per il fieno, del legno da rosicchiare così come una scatola contenente della paglia che servirà da rifugio o da punto di osservazione.
La casa va adattata perché non rappresenti un pericolo per il coniglio: in particolare i fili elettrici possono essere morsicati e vanno perciò messi in punti non raggiungibili o protetti da tubi di plastica. Bisogna anche fare attenzione alle piante d’appartamento, alcune tossiche, e in generale a oggetti che potrebbero essere rosicchiati o ingeriti.
Un coniglio nano può anche vivere perfettamente in un recinto all’interno di un giardino, purché protetto dai predatori e dagli sbalzi termici mediante un rifugio ben attrezzato e isolato.

Alimentazione

Il fieno costituisce la base della buona alimentazione del coniglio. Un corretto apporto di fibre è fondamentale per evitare gravi disturbi enterici. Gli alimenti industriali specifici per conigli vanno somministrati in quantità equilibrata (50 g/kg al giorno). Gli alimenti contenenti semi non vanno mai somministrati, perché i conigli non sono granivori. Anche gli alimenti freschi come frutta e verdura (insalata, mele, carote, tarassaco, sedano) vanno somministrati con parsimonia perché possono provocare la diarrea.
Il coniglio è un gran bevitore: circa 100 ml/kg al giorno.

Comportamento

Attività diurna. Il coniglio è un animale sociale, che vive in gruppi familiari con rapporti gerarchici. Il coniglio adulto è territoriale; può vivere perfettamente da solo, in coppia o in gruppo, se questo è costituito prima della pubertà; si trova molto bene anche con il porcellino d’India. L’inserimento di un nuovo coniglio adulto, dove ne esista già uno, può essere difficoltoso ed è sconsigliato se i conigli sono dello stesso sesso.
Il coniglio è molto sensibile e suscettibile allo stress; ha bisogno di vivere in un ambiente rassicurante e tranquillo. È in genere dolce e affettuoso con il suo proprietario.

Riproduzione e salute

Maturità sessuale: 3 mesi nella femmina, 4 nel maschio.
Periodo di riproduzione: tutto l’anno, più accentuato quando le giornate sono più lunghe (primavera/estate); l’ovulazione è indotta dall’accoppiamento.
Durata della gestazione: 31 o 32 giorni.
Numero di nati per figliata: da 3 a 5.
Specie nidicola: i piccoli nascono nudi, con occhi e orecchie chiusi. Dopo il parto il nido con i piccoli non deve essere toccato e la coniglia va disturbata il meno possibile.
Età dello svezzamento: 3 o 4 settimane.
Determinazione del sesso: la papilla genitale è a forma di mandorla nella femmina, mentre è arrotondata nei maschi; nel maschio, il pene può essere esterno e le sacche scrotali formano due piccole pieghe cutanee prive di pelo.
Sterilizzazione: l’animale sterilizzato è più socievole, sporca meno fuori dalla cassetta ed è meno predisposto ad alcuni tumori.
Vaccinazione: si consigliano due vaccinazioni contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale (MEV): la trasmissione della prima può avvenire tramite insetti vettori (pulci, mosche, zanzare), la seconda è una malattia a eziologia virale.