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Perché l’adozione di Marley è un esempio da seguire

Prendere in casa un quattrozampe cieco non è un’impresa impossibile: seguendo alcuni indispensabili accorgimenti e con pazienza, riuscirete infatti presto a metterlo a suo agio e a trasmettergli sicurezza. Il resto lo farà l’amore che avete per lui, che sarà ricambiato in abbondanza! Lo spiega chiaramente il nostro veterinario.

di Francesca Garrone

Molti di voi in questi giorni avranno sicuramente sentito parlare del cane Marley, il pastore tedesco cieco che ormai spopola sui social per la sua incredibile storia. Ne abbiamo raccontato anche su Petme.

Voglio approfittare della sua notorietà per spiegare a chi sta pensando di adottare un futuro amico peloso quanto possa essere appagante e semplice, contro ogni aspettativa, occuparsi di un animale non vedente.

Dovete sapere che i nostri amici a quattro zampe, nel loro quotidiano, si affidano alla vista in maniera meno importante rispetto agli umani.

Hanno olfatto, udito e tatto che sono molto sviluppati e ciò permette loro di orientarsi bene affidandosi a questi sensi quando la vista viene meno.

L’aiuto da parte di un proprietario consapevole può fare la differenza in queste situazioni, sia quando la cecità arriva per il vostro compagno peloso, sia quando si decide di adottarne uno cieco, per dargli una condizione di vita migliore.

Alcuni accorgimenti facili da mettere in atto vi aiuteranno nella loro gestione giornaliera.

Per prima cosa cercate di mantenere l’arredamento di casa inalterato e non lasciate ostacoli, come borse o scatole o altro, sparpagliati sul pavimento.

Soprattutto nel periodo iniziale della convivenza evitate rumori e movimenti improvvisi, parlategli con voce calma e rassicurante.

Se ci sono scalini in casa, mettete un cancelletto o un ostacolo per evitare che li faccia se voi non siete presenti.

Cercate di non portarlo in ambienti che non conosce e, se arrivano ospiti a casa, soprattutto se ci sono dei bambini, assicuratevi che gli parlino prima di toccarlo.

Quando poi portate fuori il cane per la passeggiata, seguite sempre gli stessi itinerari e andate solo nei posti che già conosce.

No al semplice collare e sì invece alla pettorina, che lo farà sentire più sicuro.

Soprattutto no al guinzaglio estensibile, estremamente pericoloso in caso di vostra distrazione.

Prendete anche in considerazione anche di procuragli una compagnia, spesso infatti i cani non vedenti traggono beneficio dalla presenza di un amico della stessa specie.

Per concludere, trovo importante che sappiate che, anche se la perdita della vista è sicuramente un grosso disagio per il vostro cane o il vostro gatto, la maggior parte di loro si adatta bene alla nuova condizione, riuscendo a condurre una vita serena anche grazie al vostro prezioso aiuto.

(Foto d’apertura: @marley_supercane)

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Foto Francesca Garrone

veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.