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L’otite nel cane: come riconoscerla e curarla 

L’otite esterna è una patologia comune che colpisce il condotto uditivo del cane, spesso favorita dalla particolare conformazione a “L” dell’orecchio. Tra i sintomi principali ci sono eccesso di cerume, scuotimento della testa, dolore e grattamento. Una diagnosi tempestiva è fondamentale per prevenire complicazioni e alleviare il disagio del cane

di Francesca Garrone
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L’otite esterna è l’infiammazione del condotto uditivo esterno e/o del padiglione auricolare. È una patologia molto frequente nel cane e può interessare fino al 20% dei cani portati in ambulatorio per una visita. 

Il condotto uditivo del cane, a differenza di quello dell’uomo, ha una conformazione particolare: è fatto a “L”, ha una prima parte verticale ed una orizzontale che termina con il timpano e questo, insieme ad altri fattori può favorire la comparsa dell’otite nell’animale

Come capire se il cane ha l’otite: i sintomi 

Uno dei sintomi dell’otite nel cane è la presenza eccessiva di cerume

Il cerume, formato da cellule morte, sebo e secrezioni delle ghiandole ceruminose, viene normalmente prodotto nelle orecchie di tutti i cani. 

Se l’orecchio non è malato il cerume che si forma arriva all’esterno e si asciuga.  

Se notate un eccesso di cerume nell’orecchio del cane all’imbocco del condotto uditivo, cerume che spesso è di colore scuro e maleodorante, meglio portare il cane dal veterinario per una visita. 

Controllate sempre le orecchie del cane, soprattutto quando la conformazione del padiglione impedisce la visione quotidiana dell’apertura del condotto. 

Altri sintomi dell’otite nel cane solitamente presenti in corso di questa patologia, e che vi aiuteranno a capire che c’è un problema, sono: scuotimento frequente della testa, dolore alla palpazione dell’orecchio e grattamento della parte. 

Perché il cerume del cane diventa scuro? 

Il colore del cerume del cane può essere un importante indicatore di otite. Un cerume normale ha in genere colore giallastro/ marroncino, consistenza densa e nessun odore particolare.  

La presenza invece di cerume di colore marrone scuro o nerastro nell’orecchio del cane, in maggiore quantità rispetto al solito e di odore acre, è indice molto spesso di otite, la cui natura è da definirsi. 

Come pulire l’orecchio del cane con l’otite 

Un cane sano non richiede in genere la pulizia dell’orecchio.  

In caso di otite, invece, sarà il veterinario a stabilire se e quando andrà effettuata una pulizia e soprattutto sarà il medico a darvi i prodotti adeguati, mi raccomando no alle terapie fai da te, che potrebbero peggiorare la situazione.  

In genere per la pulizia dell’orecchio del cane con l’otite si usano prodotti liquidi che vanno introdotti in giusta quantità nel condotto uditivo. 

Dopo aver fatto ciò, effettuare un massaggio alla base dell’orecchio aiuterà il cerume a fuoriuscire

Poi lasciate libero il cane affinché possa, scuotendo ripetutamente la testa, portare in superficie il cerume. 

A questo punto potete pulire con garze asciutte.  

Come curare l’otite del cane 

La terapia da effettuare per curare l’otite del cane dovrà essere stabilita rigorosamente dal veterinario che, a seguito di una visita accurata e di un esame citologico del materiale presente nel condotto, potrà stabilire la causa dell’otite e di conseguenza potrà prescrivere la terapia adeguata. 

I farmaci utilizzati generalmente per l’otite contengono una combinazione di principi attivi ad azione antibatterica, antinfiammatoria e antimicotica.  

Solo in alcuni casi si rende necessaria l’aggiunta di una terapia sistemica. 

Come curare l’otite del cane senza gocce 

Purtroppo, la terapia per le otiti dei cani prevede praticamente sempre la somministrazione locale di prodotti in gocce. 

Dico purtroppo perché non sempre un cane che ha l’otite si lascia manipolare con facilità del proprietario, rendendo così più complicato curare la patologia. 

Quanto dura l’otite nei cani

Difficile stabilire quanto tempo ci voglia affinché la terapia faccia effetto e il cane guarisca dall’otite. A volte ci vuole molto tempo e molta pazienza da parte del proprietario. 

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Foto Francesca Garrone

Il Veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.