Skip to Content
image description

Lo sapete? I gatti ci “parlano”. Ora un libro ci insegna a rispondere

Il miagolio, la coda alzata, lo strofinarsi. Nel libro “Tutti i segreti del gatto: Linguaggio e comportamenti dei nostri amici felini”, l’etologa Sarah Brown ne rivela ogni significato. Una gradita strenna di Natale per tutti i “cat lovers”!

di Lorenzo Sangermano

Di un mondo tanto affascinante quando misterioso come quello felino, l’etologa Sarah Brown ha deciso di offrire una guida. E’ già nelle librerie “Tutti i segreti del gatto: Linguaggio e comportamenti dei nostri amici felini”, in cui la ricercatrice promette di svelare i misteri della comunicazione felina, offrendo un’opportunità unica per comprendere il linguaggio segreto dei nostri compagni pelosi. 

Di ogni pagina i gatti sono i protagonisti e ogni loro comportamento viene studiato e analizzato, a partire dal graffiare. Secondo un’indagine citata da Brown, il 52% dei gatti domestici è infatti solito graffiare gli oggetti. Al di là della funzione pratica dell’affilare le unghie, il graffiare è anche un potente mezzo di comunicazione. L’esperta spiega che i segni lasciati dai graffi sono visibili per gli altri gatti e per le persone in casa, fungendo da segnale visivo di presenza. Inoltre le zampe dei gatti sono munite di ghiandole interdigitali che lasciano una traccia odorosa quando graffiano. Questa azione può intensificarsi in situazioni di tensione o di conflitto all’interno della casa.

Il miagolio, caratteristica principe del linguaggio felino, secondo Brown è utilizzato principalmente per comunicare con gli esseri umani. I micetti miagolano per attirare l’attenzione della madre, ma da adulti in un contesto domestico riservano spesso il miagolio alle interazioni con le persone. L’autrice evidenzia che nel corso di millenni di convivenza con noi, i gatti hanno appreso che il miagolio è un modo efficace perché ci accorgiamo di loro, specialmente quando gli altri segnali non sono sufficienti.

Il libro esplora anche il mondo degli odori nel linguaggio felino. L’etologa rivela che i gatti non si affidano solo al naso per percepire gli odori, ma utilizzano anche una piccola fessura dietro gli incisivi superiori, nel mezzo del palato, per rilevare specifici odori emessi da altri gatti o animali. Questo comportamento, chiamato “reazione di Flehmen”, è accompagnato da una smorfia caratteristica che indica l’interesse del gatto verso un particolare odore.

La coda alzata è invece spesso un segnale di saluto, mentre i movimenti delle orecchie e della coda possono rivelare emozioni e stati d’animo del gatto. Lo strofinamento, considerato un comportamento dolce e affettuoso, è descritto come un modo in cui i gatti dichiarano intenzioni pacifiche e rinforzano i legami sociali.

Insomma, con trent’anni di esperienza e amore per i gatti, nel suo nuovo libro Sarah Brown guida i lettori attraverso il complesso labirinto della comunicazione felina, aprendo una finestra su un universo affascinante e spesso mal conosciuto. Impariamo dunque la lingua dei nostri mici, un passo alla volta.

(Foto d’apertura: IPA)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati