insieme delle trasformazioni che riducono di dimensione il cibo ingerito (degradazione fisica) e lo trasformano in sostanze nutrienti più semplici e più facili da assimilare (degradazione chimica).
mammiferi che camminano sulle dita.
segmento dell’intestino tenue situato tra il duodeno e l’ileo.
aumento del calibro dell’esofago causato da malformazioni congenite, da una massa tumorale o dall’ingestione di un corpo estraneo.
abnorme dilatazione dello stomaco, dovuta a un eccessivo accumulo di gas e di liquidi; può avere come complicanza la torsione dell’organo (l’organo va in necrosi perché non riceve più sangue); colpisce soprattutto cani di taglia grande e con torace profondo.
esistenza di due forme morfologicamente diverse tra maschio e femmina nell’ambito della medesima specie animale.
nematode parassita, diffuso soprattutto nell’Europa meridionale; sottile e filiforme (la femmina può raggiungere i 25-30 cm di lunghezza) si adatta perfettamente ai vasi sanguigni e al cuore, dove si insedia, compromettendo il funzionamento delle valvole.
formazioni fibro-cartilaginee disposte fra una superficie articolare e l’altra.
lamina circolare situata tra due vertebre.
movimenti respiratori sfalsati tra torace e addome.