Mentre il conflitto continua, anche i quattrozampe proseguono nel loro impegno militare. E in Ucraina si festeggia il ritorno a casa di Adik, il pitt bull dell’esercito fatto prigioniero a Mariupol.
I piccoli felini sono stati salvati dalla guerra e poi trasportati dalla Polonia negli Stati Uniti in casse di legno appositamente progettate per loro. Operazione resa possibile dal Fondo internazionale per il benessere degli animali.
Rapito dai russi in ritirata dallo zoo di Kherson, in un video lo si vede divincolarsi per sfuggire alla cattura. E ora l’opinione pubblica invoca il suo ritorno a casa: «Disposti anche a scambiarlo con dieci soldati del Cremlino».
La star mondiale della musica ha adottato un cane ucraino che ha perso l’udito nei bombardamenti. In precedenza aveva soccorso una trovatella in Egitto. E mentre è in tournée in Australia, si batte per la tutela di canguri e koala.
Sono decine, in fuga con i loro padroni, quelli sopravvissuti agli attacchi dell’esercito di Putin. Per molti, però, questa via di salvezza non c’è stata. Dall’inizio della guerra, si stima siano morti un milione di animali domestici.
Sulla spinta della crisi ucraina è stato sottoscritto un accordo Iata - Hsi per il trasporto aereo di cani e gatti.
Lasciato solo nel corso della ritirata dell’esercito di Mosca a Mykolaiv, è stato soccorso da una famiglia che lo ha nutrito e rimesso in sesto. Ora lavora con la guardia nazionale dopo aver “studiato” la lingua di Kiev.
Il cane dell’esercito ucraino è stato omaggiato anche dal premier canadese Justin Trudeau
I pompieri ucraini liberano il micio bloccato in un palazzo distrutto dai missili di Mosca. Raggiunto con un’autoscala è in buone condizioni di salute.
Il compito di questi cetacei è quello di proteggere la base di Sebastopoli, nel mar Nero, dalle incursioni di Kiev.