Skip to Content
image description

Salvi gli orsi JJ4 e MJ5. Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso degli animalisti

La pronuncia arriva dopo la dura battaglia portata avanti da OIPA, ENPA, LEIDAA. «Una decisione che infonde speranza per quanti si battono per i diritti degli animali».

di Alessio Pagani

JJ4 e MJ5 sono salvi. Questa volta il tribunale lo ha messo nero su bianco. La Terza sezione del Consiglio di Stato ha accolto, infatti, il ricorso che gli animalisti avevano presentato per salvare i due animali dal decreto di abbattimento emesso dal presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti. I plantigradi, così, non potranno essere eliminati. L’ordinanza sarà trasmessa al Tar per la fissazione dell’udienza di merito.

Secondo i giudici «il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie. Ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica, va sospeso l’ordine di abbattimento dell’animale».

Enpa, Leidaa e Oipa avevano, inoltre, già ufficializzato soluzioni alternative all’uccisione dei due plantigradi: il possibile al trasferimento in Romania nel Santuario Libearty, gestito da un’associazione membro di Oipa International, e la creazione di oasi-rifugio nel territorio Trentino. Ma la Provincia di Trento non ha dato riscontro.

Dalla decisione del Consiglio di Stato «derivano fiducia e speranza a quanti si battono per la salvezza degli animali condannati a morte dalla Provincia autonoma di Trento. Siamo soddisfatti», chiariscono le tre associazioni animaliste firmatarie del ricorso. «Benché la questione resti sub judice nel merito ne escono rafforzate, le ipotesi alternative all’abbattimento, voluto con ossessiva tenacia, ma scarsi argomenti».

Anche il WWF esprime soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato, che sospende le ordinanze di abbattimento degli orsi JJ4 (rinchiusa nella struttura del Casteller dopo l’aggressione costata la vita al runner Andrea Papi) e MJ5 (ancora libero in natura) emesse nei mesi scorsi dalla Provincia Autonoma di Trento (PAT), e soprattutto che conferma come la gestione degli orsi in Trentino non tenga conto dei principi costituzionali e di proporzionalità. La sentenza ribadisce infatti che l’orso è «bene giuridico oggi protetto dalla Costituzione». 

(Foto d’apertura: IPA)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati